30/05/09

MA COSA E' VERAMENTE SUCCESSO A SILVIO BERLUSCONI IERI, MENTRE ERA ALL'AQUILA ?

Ma cosa è veramente successo ieri al Presidente del Consiglio mentre era all'Aquila, da provocare una giornata convulsa, lo stravolgimento dei programmi originari, e soprattutto un flusso di dichiarazioni finite sui principali telegiornali e giornali di oggi che con il terremoto in Abruzzo non c'entravano niente, e che abbiamo ricostruito nel video qui sotto proposto ?
Ricostruiamo
lo, sulla base di varie fonti informative.

Nella giornata di ieri il sito Dagospia di Roberto D'Agostini aveva messo in rete questa indiscrezione:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-6539.htm
"Ieri, alle 16 e 56, a un sussurro, un boatos, un'indiscrezione. Questa: "Se si verificasse sarebbe davvero clamoroso, forse ancora di più dell'avviso di garanzia a Napoli nel 1994. Dall'entourage più ristretto di Re Silvio si sussurra che una Procura della Repubblica avrebbe in corso di acquisizione, o forse già acquisite, le dichiarazioni giornalistiche di Veronica che comprovino in forma scritta o registrata l'affermazione che il marito "frequenta minorenni".
La dichiarazione verrebbe considerata come vera e propria "notitia criminis", e l'atto dovuto di apertura di inda
gini (verosimilmente con poche o nulle possibilità di approdare ad un qualsiasi esito processuale, ma di inaudita portata politica) potrebbe portare ad un avviso di garanzia anche prima delle elezioni europee. Il lodo Alfano ferma infatti i processi, non le indagini e tanto meno l'acquisizione delle prove. In questo caso chi si stupiva, anche in Parlamento, sul perché la magistratura si fosse tenuta fuori da una vicenda succosa come il Noemigate, avrebbe ora la sua risposta.."

FORTI RITARDI NELLA CONFERENZA STAMPA
Nel frattempo, all'Aquila, la prevista conferenza stampa del Presidente del Consiglio, originariamente prevista per le 15.30, veniva rinviata di ora in ora, ed iniziava solo dopo le 18, anche a causa di un lungo faccia a faccia fra Berlusconi e Bertolaso, presumibilmente dedicato, più ai problemi derivanti dall'inchiesta di Napoli sui rifiuti (come si può vedere dall' articolo qui di fianco proposto "E la Procura apre un nuovo fascicolo", del quotidiano Libero), che a quelli sul terremoto, e ciò nonostante nell'anticamera aspettassero il Presidente della Regione Chiodi, il sindaco dell'Aquila Cialente, ed il Presidente della Provincia dell'Aquila Pezzopane.

DICHIARAZIONE DI D'AGOSTINO ALL'ANSA
Alle 18 e 15, intervistato da Angela Majoli, Roberto D'Agostino rilascia la seguenten dichiarazione all'Ansa: ''Nessun intento malevolo'', soltanto ''un'indiscrezione raccolta e riportata con tutte le cautele del caso'': cosi' Roberto D'Agostino parla della notizia pubblicata sul sito Dagospia sulle presunte indagini relative alle dichiarazioni di Veronica Lario secondo le quali il premier Berlusconi ''frequenta minorenni''. Informazioni ritenute diffamatorie dall'avvocato del presidente del Consiglio e deputato Pdl Niccolo' Ghedini, che ha annunciato querela.

DICHIARAZIONE DEL VICE-PRESIDENTE DEL CSM MANCINO
Nelle stesse ore il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, dichiarava "a chi riveste ruoli istituzionali e svolge delicate funzioni dell'ordinamento...di rispettare i confini delle competenze altrui", riferendosi secondo i bene informati ad un magistrato, in particolare della Procura di Napoli.

NEL FRATTEMPO BERLUSCONI AVEVA RICHIESTO IL SEQUESTRO DI FOTO SCATTATE PRESUMIBILMENTE IN OCCASIONE DEL PERIODO FINE D'ANNO 2007-CAPODANNO 2008 NELLA SUA VILLA IN SARDEGNA:
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-4/procura-sequestro-foto/procura-sequestro-foto.html
Vedi in proposito anche l'articolo sul Corriere della Sera di sabato 30 maggio 2009, sia qui a fianco dall'edizione a stampa, con l'esposto vero e proprio, che qui sotto con le notizie dal sito-web:
"ROMA - La Procura di Roma ha disposto il sequestro di centinaia di foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa organizzata da Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. La decisione della Procura "fa seguito ad una esplicita richiesta che noi avevamo avanzato - dice il parlamentare del Pdl e legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini - e dovrebbe chiudere la vicenda, anche se naturalmente la decisione spetterà all'autorità giudiziaria". Le foto sarebbero state scattate da una terrazza e non autorizzate secondo la procura di Roma. Un esposto è stato presentato da Berlusconi anche al Garante della Privacy. Intanto il premier torna ad attaccare la stampa. "Tutti i giornali della sinistra fanno da scendiletto al Pd - ha detto nel corso di un intrvento telefonico ad una iniziativa elettorale e Vicenza - siamo stati attaccati dall'opposizione con una campagna elettorale che ancora una volta si è basata sull'insulto, sull'aggressione personale, sulla giustizia ad orologeria, sulle calunnie volgari". Quanto alle foto, il sequestro è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati, per violazione della privacy e tentata truffa, il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008. Secondo quanto si è appreso, a denunciare Zappadu è stato Ghedini. Il reporter - come riferisce il Corriere della sera - sostiene di avere circa 700 foto. Alcune scattate durante la vacanza dell'allora primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, a Villa Certosa, nel 2008; altre che invece documentano eventi mondani che si sono svolti nella tenuta di Porto Rotondo. All'attenzione dei magistrati, una mail nella quale Zappadu, proponendo l'acquisto delle foto a Panorama per un milione e mezzo di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c'era un'altra proposta di acquistare il servizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e che motiva l'accusa di tentata truffa ".

VEDI http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-6539.htm )
OGGI IL SEMPRE BENE INFORMATO"REPUBBLICA" CONFERMA DAGOSPIA DI IERI: "LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO DOPO AVER RICEVUTO LETTERE DI CITTADINI, MA SI TRATTA DI UNA INDAGINE SENZA NOTIZIE DI REATO"
Claudio Tito per La Repubblica

«Questa volta non mi fermerà nessuno. Se tentano l´assalto, io faccio saltare il banco. Farò come l´anno scorso a Piazza San Babila. Farò come la svolta del predellino». L´incubo del ‘94 si è materializzato. I magistrati, alcuni «poteri tornati forti», il sospetto «ribaltonista».

Dopo un anno di governo, il Cavaliere fa un salto indietro nel passato. E´ tornato a 15 anni fa. Quando l´avviso di garanzia a Napoli fece barcollare la coalizione e poi Umberto Bossi dichiarò aperta la crisi. Lo scontro con l´allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e la nascita dell´esecutivo pilotato da Lamberto Dini. Un´esperienza, ripete adesso ai suoi, che resta ancora una «lezione». «Stavolta non mi fermerà nessuno».

(VEDI ANCHE: http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/berlusconi-varie/davanzo-fantasma/davanzo-fantasma.html )
E POI TORNA A:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-6539.htm
Il presidente del consiglio ha fatto scattare l´allarme rosso. «Troppe coincidenze», avverte. Il "Casoriagate", le inchieste napoletane sul termovalorizzatore di Acerra che potrebbero coinvolgere il sottosegretario Guido Bertolaso e adesso le voci, lanciate ieri dal sito di gossip "Dagospia", su un fascicolo riguardante la frase pronunciata dalla moglie Veronica Lario: il premier «frequenta minorenni».

"In realtà non ci sono conferme, anche se lettere anonime e diverse e-mail sono arrivate alla procura di Roma, qualcuna anche contro la consorte del primo ministro. Il procuratore Giovanni Ferrara, obbligato per legge, ha aperto un fascicolo, timbrato con l´intestazione «modello 45», ovvero indagine al momento senza notizia di reato. Non ancora una vera e propria inchiesta. Ma la fuga di notizie sta mandando su tutte le furie l´uomo di Via del Plebiscito. E il suo legale, Niccolo Ghedini, ha annunciato una querela contro Dagospia e le sue «insinuazioni diffamatorie».

A questo punto, dunque, il premier è pronto a fare i conti con tutti i potenziali "avversari". Con i pm, certo. Ma pure con gli scettici "interni". E sì, perché la semplice idea di far precipitare il paese di nuovo verso le elezioni anticipate ha provocato un brivido in buona parte della maggioranza. In molti dei "peones" alla prima esperienza parlamentare. Ma anche nei leader.

Quelli di Alleanza nazionale hanno fatto sapere a chiare lettere di considerare un azzardo il ritorno alle urne. «Ma quali elezioni», è sbottato il ministro per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, non intende rinunciare alla consonanza costruita negli ultimi dodici mesi con Giorgio Napolitano. Dopo il tentativo di ricomporre i precedenti dissidi, tra la prima carica dello Stato e il premier la tensione è tornata alta. Il presidente della repubblica, in modo del tutto informale e ufficioso, non ha nascosto nei suoi contatti di seguire con apprensione le mosse e gli annunci del presidente del consiglio.

L´inquilino del Colle replicherà presto agli attacchi rivolti alla magistratura. Probabilmente lo farà in occasione del prossimo plenum del Csm. Ma anche sull´ipotesi di elezioni anticipate è a dir poco freddo. Anche perché il potere di sciogliere le Camere rappresenta un´esclusiva del Quirinale e non di Palazzo Chigi. Pure i «colonnelli» della Lega hanno iniziato a tirare il freno. Una posizione che a Berlusconi ha già fatto ritornare in mente il braccio di ferro del 1995 con Scalfaro.

Lo stesso Umberto Bossi non è affatto attratto dalla «minaccia» berlusconiana e ieri ha negato che esista una ipotesi di elezioni anticipate. Farebbero allontanare per l´ennesima volta l´approdo federalista. Ma ieri a L´Aquila il Cavaliere ha fatto di tutto per non smentire l´opzione elettorale. Nei briefing con lo staff ha perfino cominciato a parlare delle possibili alternative «temporali». Se tutto precipitasse, se arrivasse quello che per lui è il «redde rationem», quando si potrebbe votare? Berlusconi non esclude a priori di andare alla resa dei conti a ottobre. Con il Pd ancora in mezzo al guado e senza un leader consacrato dal congresso. Oppure nella prossima

Nel frattempo si prepara a dare battaglia nel breve periodo. Le europee sono alle porte e vuole giocarsi tutte le carte per sfondare la soglia del 40%. E una delle carte è proprio Noemi. Vuole trasformarla in un´arma elettorale. Organizzando persino un puntata ad hoc di Matrix. La ragazza napoletana potrebbe presentarsi davanti alle telecamere. Non a caso gli uomini del Cavaliere starebbero già sondando i possibili «maestri» di comunicazione televisiva per «preparare» Noemi e consentirle una buona performance. Ma c´è poco tempo".

MA LA RICOSTRUZIONE SINORA PIU' AMPIA E DETTAGLIATA SULL'INTERA VICENDA LA PROPONE OGGI LIBERO, CHE QUI RIPROPONIAMO.

In tutto questo, purtroppo, l'Abruzzo è proprio l'ultima delle preoccupazioni del premier, IL CHE SPIEGA MOLTO BENE QUELLO CHE E' AVVENUTO IERI ALL'AQUILA !
Berluscono, non volendo accogliere i consigli di tutti coloro che lo invitano DA TEMPO a tenere un comportamento più consono al suo ruolo istituzionale, raccoglie
oggi, anche agli occhi di chi ha sinora apprezzato la sua azione amministrativa o ha avuto nei suoi confronti in un atteggiamento indulgente, i frutti avvelenati di comportamenti che definire avventati è forse troppo poco!

In conclusione la situazione appare in ulteriore evoluzione, forse anche per altri riservatissimi interventi oltre a quello di Mancino (è forse intervenuto anche il Presidente della Repubblica ?), tanto che ora sul sito di Repubblica compare la seguente dichiarazione del PM della Procura di Napoli interessato:
(Vedi al link: http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-4/procura-sequestro-foto/procura-sequestro-foto.html )
"Il pm Ferrara fa inoltre chiarezza in merito alla notizia, diffusa dal sito Dagospia, secondo la quale sarebbe stato aperto un fascicolo sulle frasi pronunciate da Veronica Lario, in particolare sulla frase "frequenta minorenni" riferita a Berlusconi. Ferrara ha spiegato che a Piazzale Clodio sono giunte "alcune mail anonime", nelle quali si fa riferimento ad articoli di giornale che riportano le affermazioni di Veronica Lario. "Si tratta di anonimi - ha spiegato - che come noto non vengono presi in considerazione". "Mi pare un chiarimento impeccabile - sottolinea l'avvocato Ghedini - del resto non poteva che essere così. Quella tesi, se non fosse stata diffamatoria sarebbe stata risibile".


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