19/06/10

UN ACCORATO APPELLO DALL'AQUILA AGLI ITALIANI: FRATELLI, NON ABBANDONATECI, NON LASCIATECI SOLI !

16 GIUGNO 2010: GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA NEL CENTRO STORICO DELL'AQUILA, A 14 MESI DAL GRANDE TERREMOTO.
Una grande folla, fra le 10 mila e le 25 mila persone, ribadisce con forza la disperazione dell'Aquila, città capoluogo di regione quasi interamente distrutta dal grande terremoto del 1 aprile 2009, la cui gente abita oggi una città provvisoria e prefabbricata, e che vuole con forza, impegno e sacrifici, iniziare la sua ricostruzione, ma non può farlo....PER MANCANZA DI RISORSE !
Una grande manifestazione, senza differenziazioni di parte politica, destra, sinistra, centro, per inviare -dalla capitale regionale dell'Abruzzo cuore della peggiore tragedia abruzzese degli ultimi tre secoli- anzitutto un forte messaggio all'Italia ed agli Italiani: ALL'AQUILA E' PASSATA SOLO LA PRIMA EMERGENZA, ORA DEVE AVERE INIZIO LA RICOSTRUZIONE , ALTRIMENTI LA CITTA' MORIRA' ! FRATELLI ITALIANI, AIUTATECI, CONTINUATE AD AIUTARCI, NON CI LASCIATE SOLI !
RINGRAZIAMENTI: TGR e TG8 del 16 giugno, e soprattutto i servizi di TGMax del 16 giugno 2010, a cura di Leda d'Alonzo.
UN P.S. per il capogruppo PD in Consiglio Regionale Camillo D'Alessandro, oltre che per l'altro PD Giovanni D'Amico: durante le riprese di TeleMax lungo il corteo avete fatto di tutto per essere sempre dietro Cialente e farvi riprendere in ogni modo dalla telecamera, D'Alessandro se possibile con il suo bel lato di tre/quarti, in ciò seguito in alcuni momenti da Giovanni D'Amico. Cari D'Alessandro e D'Amico, non è così che dovete mettervi in vista nel vostro operare per l'Aquila !

ABRUZZO: UNA PRIMA ANALISI DELLA NUOVA LEGGE SULLE RICERCHE PETROLIFERE NELLA REGIONE


Fra annuncio trionfale del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, sul fatto che è stata finalmente approvata dalla Giunta Regionale una nuova legge che --grazie ad una intesa con lo Stato- risolverà finalmente il problema delle ricerche petrolifere in regione, e due critiche del capogruppo PD in Cconsiglio Regionale Camillo D'Alessandro, questa volta , sulla base di un rigoroso confronto fra dichiarazioni e dati di fatto, quello sembra aver ragione è proprio D'Alessandro.
La nuova legge sembra fatta più per ovviare alla clamorosa disattenzione di una costituzione tardiva della Regione Abruzzo nel contenzioso in corso davanti alla corte con lo Stato sulla legge anti-petrolio vigente (Udienza Corte Cost. 26 gennaio 2010), che per mettere in campo un reale sbarramento normativo a quella che si preannuncia ormai come la imminente trasformazione dell'Abruzzo, da regione verde d'Europa a distretto minerario d'Italia.
Nell'imporre dall'alto --probabilmente allo stesso Chiodi- una scelta che appare profondamente contraria agli stessi interessi ed alle vocazioni economiche e turistiche della regione sede di ben tre parchi nazionali e di una delle più belle coste d'Italia, il Governo nazionale manifesta così con risposta quasi beffarda un bel ringraziamento all'Abruzzo per i clamorosi successi elettorali con cui la Regione aveva voluto premiare il centro destra, vittoria alle elezioni regionali 2008, vittoria nelle 3 province di Teramo, Chieti e Pescara alle elezioni amministrative 2009, ed infine netto successo anche alle elezioni provinciali dell'Aquila nel 2010.
Ben consapevole che anche dall'altra parte v'è quasi il vuoto, e tante dichiarazioni inutilmente offensive abbiamo dovuto omettere nella presa di posizione di D'Alessandro, la gente d'Abruzzo, già duramente colpita dal grande terremoto, guarda sgomenta ad un futuro in cui incomprensibili scelte in favore delle grandi aziende estrattive da parte del Governo nazionale rischiano di mettere a gravissimo rischio un'altra fondamentale risorsa della nostra economica, il turismo balneare e l'economia tipica in fiorente crescita ad esso connessa.
RINGRAZIAMENTI: servizi TGMax 18 maggio, TGR-Abruzzo 18 maggio, Buon Giorno Regione 19 maggio, TGR 19 maggio, TG8 19 maggio, TGQ 25 maggio

16 GIUGNO 2010, IN UNA GRANDE MANIFESTAZIONE L'AQUILA DISPERATA MANDA UN FORTE MESSAGGIO AGLI ITALIANI: AMICI, FRATELLI, AIUTATECI, NON LASCIATECI SOLI !


16 GIUGNO 2010: GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA NEL CENTRO STORICO DELL'AQUILA, A 14 MESI DAL GRANDE TERREMOTO.
Una grande folla, fra le 10 mila e le 25 mila persone, ribadisce con forza la disperazione dell'Aquila, città capoluogo di regione quasi interamente distrutta dal grande terremoto del 1 aprile 2009, la cui gente abita oggi una città provvisoria e prefabbricata, e che vuole con forza, impegno e sacrifici, iniziare la sua ricostruzione, ma non può farlo....PER MANCANZA DI RISORSE !
Una grande manifestazione, senza differenziazioni di parte politica, destra, sinistra, centro, per inviare -dalla capitale regionale dell'Abruzzo cuore della peggiore tragedia abruzzese degli ultimi tre secoli- anzitutto un forte messaggio all'Italia ed agli Italiani: 
ALL'AQUILA E' PASSATA SOLO LA PRIMA EMERGENZA, ORA DEVE AVERE INIZIO LA RICOSTRUZIONE , ALTRIMENTI LA CITTA' MORIRA' ! FRATELLI ITALIANI, AIUTATECI, CONTINUATE AD AIUTARCI, NON CI LASCIATE SOLI !
RINGRAZIAMENTI: TGR e TG8 del 16 giugno, e soprattutto i servizi di TGMax del 16 giugno 2010, a cura di Leda d'Alonzo.

06/06/10

ANNA MARIA IURATO: DA PREFETTO DELL'AQUILA A INDAGATO



L’Aquila non s’è proprio fatta mancare niente in quest’ultimo anno di tragedia. 
DOPO
  • il grande terremoto del 6 aprile 2009;
  • oltre 300 morti;
  • collasso economico e sociale di un’intera società;
sono state ricostruite C.A.S.E. sostanzialmente prive di servizi e sparse nella campagna, con i relativi problemi di collegamenti, per 15.000 abitanti degli 80.000 coinvolti ed oltre un miliardo di euro di spesa, ma NON sono sono state ancora messe a disposizione da parte dello Stato le risorse economiche necessarie né per dare inizio effettivo alla necessaria generalizzata ricostruzione, che stenta gravemente a partire dopo la sostituzione dell’inquisito Bertolaso con Gianni Chiodi, né per mettere neanche in sicurezza quel ricchissimo patrimonio culturale che costituiva sino al sisma la vera risorsa dell’economia turistica locale (sino ad ora sono stati concessi da Protezione Civile e Ministero Beni Culturali solo 3 milioni di euro !).
Se aggiungiamo il lunghissimo tiramolla su  rinvio delle tasse SI, e rinvio delle tasse NO, con il rischio per gli Aquilani di dover iniziare a ripagare le tasse sospese da quest’estate, COSA MANCAVA ?
Ebbene si, ecco che arriva la nomina, al posto del Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, trasferito a Roma come vicecapo della Protezione Civile in attesa di sostituire Guido Bertolaso travolto dallo scandalo Anemone-Grandi Opere, proprio di un funzionario –Anna Maria Iurato- che da vicende dello scandalo risultava già lambito, in quanto presente nell’elenco dello stesso Anemone come beneficiario di  “lavori di falegnameria” nella sua abitazione”, e che inoltre risultava implicato –nel suo precedente incarico di responsabile della direzione tecnico-logistica del Ministero dell’Interno-  in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli sull’affidamento ad una azienda del gruppo Finmeccanica, la Elsa-Datamag, di cui è dirigente il marito della Iurato stessa , dell’appalto per 37 milioni di euro per la realizzazione del Centro elaborazione dati  della Polizia di Stato, che doveva sorgere a Capodimonte e che -dopo l’avvio dell’inchiesta- non è stato più realizzato.
Proprio per questi motivi la nomina era stata rinviata nel Consiglio dei Ministri del 14 maggio, per essere poi ratificata in quello successivo del 20 maggio,
Invece la nomina viene decisa,  e la Iurato, difesa a spada tratta  dall’amica di infanzia Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato, che l’aveva definita “persona molto seria, molto competente e di grande trasparenza”, e con l’evidente copertura della stessa opposizione (PD), si insedia presso la Prefettura dell’Aquila il 28 maggio (vedi: http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/31/Lodi_dal_prefetto_dell_Aquila_co_9_100531040.shtml ).
Ebbene, cosa succede ?
Come previsto lunedì 31 maggio la Iurato viene sentita come persona informata dei fatti presso la  Procura della Repubblica di Napoli, ed al termine dell’audizione viene iscritta nel registro indagati della Procura stessa per turbativa d’asta, notizia che esplode a L’Aquila proprio il 3 giugno, subito dopo la celebrazione della Festa della Repubblica.
Ci sono commenti da fare ? 
NESSUNO, quanto avvenuto si commenta da solo, a parte la notazione che non ce l'avreste certo pescato "ai tempi" un vituperato ministro degli Interni dal passato di democristiana memoria ad andarsi ad infilare in un pasticcio del genere !
Mai uno dei tradizionali ministri dell'interno di democristiana memoria si sarebbe azzardato ad assumere una decisione  sostanzialmente imprudente, pur disponendo dell’evidente copertura politica della stessa opposizione nella persona delcapogruppo al Senato del PD Anna Fnocchiaro, quando GIA' SI SAPEVA che il 31 la Iurato stessa sarebbe stata sentita dalla Procura di Napoli.
Un cosiddetto "ministro della I Repubblica" avrebbe certamente atteso almeno di vedere come andava a finire nell'interrogatorio di Napoli !
Un’ultima notazione: se effettivamente il  Centro elaborazione dati  previsto a Napoli per la Polizia di Stato serviva, la sospensione dei relativi lavori a seguito dell’inchiesta appare un ulteriore danno arrecato agli interessi dello Stato.
RINGRAZIAMENTI: immagini video da servizi TG3 del 19-20 maggio, TG8 del 25 maggio e 3 giugno, Buon Giorno Regione-Abruzzo del 4 giugno.

01/06/10

TRAGEDIA NEL GOLFO DEL MESSICO: PUO' ESSERE L'INIZIO DELLA FINE DELL'ERA DEL PETROLIO ?


RICEVIAMO E CON PIACERE PUBBLICHIAMO:
Se di vostro gradimento, potete pubblicare a vostro piacimento il mio articolo, allegato:
"E' l'inizio delle fine dell'era petrolio?"  Cari saluti
Andrea Polidoro,  Ripa Teatina  - Domenica, 30 maggio 2010

E' l'inizio delle fine dell'era petrolio?
Il disastro ambientale nel Golfo del Messico, che coinvolge la multinazionale BP, tuttora in corso (mentre io scrivo milioni di barili di petrolio si riversano in mare), potrebbe segnare l'inizio della fine dell'era del petrolio. La società, ammesso anche che riesca a tamponare la fuoriuscita del materiale petrolifero, e ad oggi tutti i tentativi sono falliti, dovrà difendersi dall'accusa di disastro ambientale e questo potrebbe attribuirle, anche a sentire le dichiarazioni del governo americano, una responsabilità che potrebbe distruggere, sulla carta, qualsiasi società. L'eventuale fallimento della società darebbe un colpo fortissimo a tutto l'indotto petrolifero e di riflesso anche alle altre società petrolifere. Sull'onda emotiva del disastro, il presidente americano ha decretato un immediato stop a tutte le trivellazioni off-shore. L'impatto emotivo sui cittadini di tutto il mondo, il senso di impotenza e la consapevolezza di un danno ambientale praticamente irreversibile, potrebbero determinare delle conseguenze importanti nell'approccio che, in futuro, i governi di tutto il mondo avranno nei confronti delle decisioni riguardanti il settore petrolifero, tallonati e incalzati da una opinione pubblica ormai, prevedibilmente, "intransigente". Il contesto è quello in cui il prezzo del petrolio è alto e nulla fa pensare ad un ribasso, le riserve di petrolio stanno per esaurirsi e i nuovi giacimenti sono sempre più ubicati in zone impervie, la qualità del greggio estratto è mediamente sempre inferiore. Il governo della nazione più potente al mondo e le principali società petrolifere mondiali hanno già cominciato ad investire sulle energie rinnovabili e l'Unione Europea insiste sulla necessità di abbattere le emissioni di CO2. Inoltre, l'opinione pubblica è ormai molto sensibile e mobilitata sulla questione della tutela del territorio. Per queste ragioni, a mio modo di vedere, il disastro ambientale del Golfo del Messico potrebbe rappresentare l'evento scatenante per una reale inversione di tendenza dell'era petrolio"
SPERIAMO, CARO AMICO ANDREA, SPERIAMO....

OMBRINA MARE 2: MA SE LA MEDOIL GAS ITALIA NON HA LE RISORSE NEANCHE PER AVVIARE L'ESTRAZIONE, IN CASO DI INCIDENTE E DANNI ALL'AMBIENTE, COME POTREBBE RISARCIRLI ? IL TUTTO IN UN AFFARE CHE PER LEI POTREBBE VALERE IN PROSPETTIVA 3 MILIARDI DI EURO, MENTRE PER LE AMMINISTRAZIONILOCALI VORREBBE DIRE UN RITORNO IN ROYALTIES SOLO DEL 4% PER IL PETROLIO E DEL 7% PER IL GAS, A FRONTE DEI GRAVISSIMI DANNI AMBIENTALI

IL CENTRO DEL 5 MAGGIO 2010 - Articolo:
"Oro nero in Adriatico: Ombrina 2, la Medoil Gas a caccia di fondi. Mandato alla BNP Paribas per finanziare l'estrazione del petrolio nella costa dei Trabocchi".

IL CENTRO DEL 20 MAGGIO 2010 - Articolo:
"L'oro nero in Adriatico. La Medoil Gas: via alle estrazioni nel 2013. All'Abruzzo solo l'un per cento delle tasse. Ombrina, un affare da r miliardi di dollari. I nuovi studi: 40 milioni di barili di petrolio e un giacimento di gas nella costa dei Trabocchi".
INSOMMA, QUESTO DEL PETROLIO SULLA COSTA DEI TRABOCCHI, SARA' UN ENORME AFFARE PER LA MEDOIL GAS, UN GRANDE AFFARE PER LO STATO, CHE INCAMERERA' GRAN PARTE DELLE RELATIVE TASSE (PERALTRO MOLTO RIDOTTE !), MENTRE ALL'ABRUZZO COSA RESTERA' ?
Solo 30 milioni di euro a dir tanto, nel lungo periodo di estrazione, e gravissimi danni di immagine ed ambientali....

DA LA REPUBBLICA DEL 31 MAGGIO 2010 - Articolo:
"Lo scorciatoie pericolose per tagliare i costi rivelate dal New York Times. La BP voleva risparmiare e quel pozzo diventò a rischio".
E LA MEDOIL GAS ITALIA, CHE E' COSTRETTA A CERCARE SUL MERCATO ADDIRITTURA LE RISORSE PER AVVIARE L'ESTRAZIONE, EVIDENTEMENTE PERCHE' NON E' LA BP E NON NE DISPONE,  NON E' CHE ANCH'ESSA CERCHERA' DI RISPARMIARE QUANTO POSSIBILE IN CORSO DI ESTRAZIONE ?
Rileggetevi l'articolo di Repubblica anche sul sito on line, con altre notizie:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/05/31/problemi-al-pozzo-noti-da-un.html