26/12/10

AUGURI DI BUON NATALE ED UN MIGLIORE ANNO NUOVO 2011...

Istituzione del Parco della Costa Teatina: il tempo stringe 21 novembre 2010 -

Mentre nasce la Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina,
promossa dal Comune di Fossacesia e dal WWF  per accelerare l'iter di
costituzione del Parco (iniziato nel 2001), unico strumento rimasto per
tutelare questo tratto di costa preziosissimo (e ambitissimo dai
costruttori),  é in arrivo a San Vito Marina, l'ennesimo porto turistico
che [...]
http://www.marelibero.net/2010/11/21/istituzione-del-parco-della-costa-teatina-il-tempo-stringe/

26/10/10

FILOVIA SULLA STRADA PARCO FRA MONTESILVANO E PESCARA: UNA CLAMOROSA SCONFITTA DELLA POLITICA, PER LA PRIMA VOLTA INTERVIENE LA POLIZIA PER CONSENTIRE LA REALIZZAZIONE DI UN'OPERA PUBBLICA

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA MARE LIBERO:
Una clamorosa sconfitta della politica
18 ottobre 2010 - Posted by Redazione

Per la prima volta nella storia della città di Pescara per poter
procedere nella realizzazione di un'opera pubblica è stato necessario
impiegare le forze dell'ordine.
Per la prima volta una manifestazione spontanea, non organizzata da
partiti, sindacati o associazioni nazionali aveva portato, in
quest'ottobre di lotta e di orgoglio civico, migliaia di cittadini in
[...]
http://www.marelibero.net/2010/10/18/una-clamorosa-sconfitta-della-politica/


RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA  ASSOCIAZIONE PESCARA IN COMUNE:
Comunicato Stampa

Per la prima volta una manifestazione spontanea, non organizzata da partiti, sindacati o associazioni nazionali aveva portato, in quest'ottobre di lotta e di orgoglio civico, migliaia di cittadini in strada a difendere il loro diritto alla partecipazione.
Lo sgombero del presidio che da tre settimane rappresentava la civile e democratica protesta dei cittadini di Pescara nei confronti di un cantiere simbolo di una logica imprenditoriale sbagliata e di una volontà politica prevaricatrice, rappresenta una clamorosa sconfitta di una politica incapace di accogliere le istanze dei cittadini che pretende di rappresentare.

ABRUZZO. Applicata per la prima volta la norma sul divieto di trivellazione nella fascia marina compresa entro le 5 miglia dalla costa. Nella seduta di giovedì 7 ottobre 2010 la Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) nazionale ha espresso parere negativo sul progetto Ombrina Mare della Mediterranean Oil and Gas.

RICEVIAMO E CON PIACERE PUBBLICHIAMO DAL COMITATO ABRUZZESE DIFESA BENI COMUNI:
3 giorni fa M.R. D'Orsogna anticipava sul suo blog ( http://www.dorsogna.blogspot.com/ ) : Ombrina Mare sull'orlo della bancarotta.

Adessoabbiamo il piacere di segnalarvi questa prima vittoria, ottenuta dai cittadini abruzzesi, sulla prepotenza delle compagnie petrolifere.

Applicando il divieto di trivellazione varato dal ministro Prestigiacomo grazie alla mobilitazione di tanti comitati, associazioni, istituzioni e amministrazioni locali delle regioni adriatiche, che in questi mesi
si sono opposte al dilagare di nuove concessioni petrolifere che minacciano il nostro mare e la nostra salute, la piattaforma Ombrina Mare non vedrà la luce.
Come ricorderete essa doveva sorgere a 6 km. dalla costa teatina con 9 pozzi e tanto di desolfuratore a mare:
 
( http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2010/05/20/CR4CQ_CR401.html )

Ecco la notizia:

ABRUZZO. Applicata per la prima volta la norma sul divieto di trivellazione nella fascia marina compresa entro le 5 miglia dalla costa.       Nella seduta di giovedì 7 ottobre 2010 la Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) nazionale ha espresso parere negativo sul progetto Ombrina Mare della Mediterranean Oil and Gas........(continua)     
Dobbiamo constatare, purtroppo, che il Presidente Chiodi, che non ha mai ritenuto di dover dire una parola su ciò che le compagnie petrolifere andavano facendo per i nostri mari, continua a disattendere l'impegno di riconvocare il Consiglio Regionale sulla petrolizzazione.   Cosicchè, avendo il Governo chiesto l'annullamento della legge regionale approvata l'anno scorso, potremmo trovarci prima della fine dell'anno in un completo vuoto normativo, alla mercè delle compagnie, che hanno già riaperto gli iter burocratici  per le concessioni di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi in tutta la nostra regione.                                                                                                                                                        Mobilitiamoci, in tutte le sedi, per impedire che questo accada.
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni
c/o Amici di Tortoreto
Via Terranova, 4
64018 Tortoreto (TE)
Tel. 08614730894, Fax 08614731196
E-Mail
info@no-petrolio-abruzzo.com
www.no-petrolio-abruzzo.com

Il buon governo del territorio non è una fisima di estremisti: a proposito del tentativo, sponsorizzato da Filippo Piccone, coordinatore regionale del PDL, di attivare un secondo incineritore ad Avezzano

FONTE: http://www.marelibero.net/2010/09/23/il-buon-governo-del-territorio-non-e-una-fisima-di-estremisti/

«….Questo fa capire quanto si sia lontani dagli interessi della collettività al punto da accettare di trasformare radicalmente la destinazione del territorio di una regione verde pur di portare a termine gli affari».
Quello che denunciamo da anni viene così sintetizzato dal giudice Campli nella ordinanza di custodia cautelare emessa a proposito dell’ultimo scandalo rifiuti “sporchi”.
Pubblichiamo uno stralcio della documentazione raccolta da Primadanoi, l’organo di informazione sempre puntuale nel riportare gli squallidi fatti della politica abruzzese totalmente asservita agli interessi privati.
Piccone e la sua ditta dietro la creazione di un secondo inceneritore ad Avezzano
RIFIUTOPOLI-ABRUZZO. L’affare del termovalorizzatore è talmente grosso e popolare che, all’interno del Pdl, la voce circola ed in qualche modo molte persone vengono a sapere che a sponsorizzarlo c’è l’assessore alla sanità Venturoni.
E siccome la rivalità non manca mai qualcuno ha obiettato “perché loro sì e io no?”.
Si sono, dunque, «scatenati gli appetiti» di un gruppo all’interno del centrodestra che fa capo al senatore e sindaco di Celano, Filippo Piccone, che secondo gli inquirenti «intravede un’enorme opportunità di arricchimento e non un’esigenza pubblica».
Il tutto si evincerebbe chiaramente dalle conversazioni che intrattiene lo stesso Rodolfo Valentino Di Zio, preoccupato per un eventuale concorrente. Così parlando con il rappresentante della Ecodeco, la ditta di Milano che doveva partecipare all’affare con i Di Zio dice:
DI ZIO RODOLFO: «siccome questi vogliono fare due impianti in Abruzzo, va bene?»
VERCESI ANTONIO: «e perché due?»
DI ZIO RODOLFO: «è perché, perché… lo puoi immaginare no? Perché, magari, vogliono accontentare altri…»
In un’altra intercettazione l’imprenditore chiarisce meglio il concetto di “altri”:
DI ZIO: «ci sta il coordinatore (Piccone, ndr) che non è niente stupido, è un ex commerciale con i coglioni… capisci? Quello lì è quello che vuole un altro inceneritore».
Insomma un problema non secondario visto che un solo inceneritore potrebbe essere sovradimensionato per l’intera regione che di fatto non riesce a produrre un volume di pattume sufficiente. Figuriamoci poi due impianti, si sarebbe aperta sicuramente la strada all’arrivo di immondizia da altre regioni da bruciare nella regione verde ma destinata a diventare sempre più grigia.
«Questo fa capire quanto si sia lontani dagli interessi della collettività», annota il giudice Guido Campli, «al punto da accettare di trasformare radicalmente la destinazione del territorio di una regione verde pur di portare a termine gli affari».
Gli inquirenti poi hanno potuto accertare che lo stesso assessore all’ambiente, Daniela Stati, avesse ricevuto notevoli pressioni proprio dal senatore Filippo Piccone.
Stati, infatti, parlando con l’assessore Mauro Febbo, afferma chiaramente che il senatore Piccone avrebbe promesso al sindaco di Avezzano di candidare il figlio in cambio dell’autorizzazione all’impianto per le biomasse.
La delibera frutto dello scambio viene individuata dalla procura di Pescara nella numero 74 del 9 settembre 2009.
Il fatto, si chiarisce nell’ordinanza di custodia cautelare, è che il coordinatore Pdl Piccone è interessato all’inserimento dell’area in cui sorge il complesso immobiliare dell’ex zuccherificio di Avezzano, in una zona di recupero energetico del piano urbanistico del comune. La ragione è nel fatto che la società, la quale ha acquistato la proprietà dell’ex zuccherificio, la Rivalutazione Trara srl, è di fatto del senatore stesso che la governa attraverso il socio Ermanno Piccone, suo padre.
Uno dei soci della società è Venceslao Di Persio che avrebbe partecipato anche ad un incontro tra il senatore Piccone e l’imprenditore Di Zio. Ma proprio la stessa società, la Rivalutazione Trara era stata al centro, alcuni anni fa, di mille dubbi e domande mai risolte: Per un certo periodo Venceslao Di Persio fu nel mirino della procura di Pescara perché molto vicino alla deputato azzurro Sabatino Aracu, anche lui della partita ma messo «fuori gioco» (come dicono in alcune intercettazioni i soci stessi) per i grossi problemi giudiziari dovuti al coinvolgimento nell’inchiesta Sanitopoli.
In questo groviglio di interessi pressoché privati si inserisce la preziosa mediazione di Venturoni che giorno dopo giorno tiene informato quello che la procura ritiene essere suo socio in affari, Di Zio.
Dunque, l’assessore alla sanità conferma di aver incontrato a Roma i due parlamentari Piccone e Tancredi e parlato della costruzione dell’inceneritore dicendo chiaramente che quello che «loro vogliono costruire (Venturoni e Di Zio) renderà inutile e antieconomica la costruzione del secondo inceneritore» salvo che la concorrenza non si voglia «sfracellare». «È chiarissimo», scrive Campli, «che Di Zio e Venturoni agiscono come unica entità funzionale e che il primo cerchi di dissuadere un concorrente scomodo. Ed è grazie a questa mediazione che Di Zio può affermare nel colloquio telefonico con Michele Sparacino della Ecodeco di Milano:”ho cercato di non far dividere in due gli impianti, sto cercando in tutti i modi di far rimanere un solo impianto, però sono cose che noi ci dobbiamo tenere gomito a gomito…».
«La presenza di una lobby contrapposta ai Di Zio consentirà di comprendere per quale ragione questi cerchi l’appoggio preventivo anche del senatore Piccone e perché non esiti a finanziare la campagna elettorale», scrive il giudice. (A.Biancardi-Primadanoi)

DOPO UN PERIODO DI VERO SCONFORTO RIPRENDIAMO: No Filovia - continua la mobilitazione nonostante le intimidazioni

RICEVIAMO E CON PIACERE PUBBLICHIAMO DA: Associazione Pescara in Comune.it

Sabato notte (9 OTTOBRE) qualcuno ha bruciato il gazebo del presidio permanente del comitato NO FILOVIA al quale gli Amici di Beppe Grillo di Pescara partecipano dall'inizio. Questo atto intimidatorio non fermerà la pacifica protesta dei cittadini che chiedono solamente una cosa: TRASPARENZA!
I dubbi, le incertezze, le incongruenze intorno a questo progetto sono troppi: ieri è stato reso noto che l'Autorità che vigila sui contratti pubblici ha deciso, in seguito a un esposto di un cittadino, di aprire un'indagine sulle procedure adottate dalla GTM e dai vari enti pubblici coinvolti nell'opera (Comuni di Pescara e Montesilvano in primis) «per la verifica della legittimità del comportamento posto in essere dalla stazione appaltante in relazione alle disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale ed a eventuali discrasie procedurali inerenti gli atti di competenza degli enti interessati alla realizzazione dell’intervento». Insommma l'Autorità, ente terzo e figura di garanzia, vuole vederci chiaro. Proprio come noi e il Comitato NO FILOVIA, che da anni chiede l'accesso totale agli atti e un coinvolgimento trasparente e reale della cittadinanza.
I dubbi sono tanti: perché non è mai stata realizzata la V.I.A. (Valutazione d'Impatto Ambientale)? Perché gli enti si ostinano a non mostrare i progetti esecutivi e i contratti? Perché non viene reso pubblico (sempre che esista) lo studio relativo al rapporto costi/benefici, indispensabile prima della realizzazione di una qualsiasi opera pubblica oltretutto così impattante?
Noi un perché l'abbiamo ipotizzato: quest'opera è un azzardo, non sono stati studiati i reali effetti sul traffico e sulla mobilità cittadina, le procedure seguite non sono state sempre rigorose, i contratti prevedrebbero il blocco dei lavori senza penali (come invece vogliono far credere i vari enti). Questi sono i tanti dubbi che avvolgono l'opera e che noi chiediamo vengano chiariti.
L'unica certezza è una sola: la strada parco, l'unica vera arteria ciclopedonale della città, unica prospettiva per un cambiamento radicale della mobilità cittadina, sta per essere distrutta per realzizare un'opera costosissima, altamente impattante e dagli incerti benefici.
Per questo lunedì mattina 11 ottobre alle ore 7 il comitato si è riunito numeroso al presidio permanente (strada parco 100 metri dalle Naiadi direzione Pescara) per bloccare qualsiasi tentativo d'intimidazione e di repressione della protesta. Dobbiamo essere tanti, per portare avanti questa battaglia di civiltà contro la solita arroganza dei soliti amministratori.
 

13/09/10

L'INCREDIBILE USCITA DEL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA BOSCHI, CHE VORREBBE OSCURARE I DATI DEL SUO SITO PERCHE' LI DICHIARA "USATI PER ARRIVARE A CONCLUSIONI CHE NON STANNO NE' IN CIELO NE' IN TERRA", E LA DIGNITOSA RISPOSTA DI GIUSTINO PARISSE, CHE NEL SISMA HA PERSO I SUOI DUE AMATI FIGLI

DAL CENTRO DEL 7 SETTEMBRE 2010: 
articolo "L'Aquila, torna la paura. Basta notizie sullo sciame sismico. Boschi (INGV) minaccia di oscurare il sito, dati usati pre creare panico".
DAL CENTRO  DEL 7 SETTEMBRE 2010:
articolo: "La cosa importante è salvare le vite umane. Meglio dormire una settimana in auto che passare la vita a piangere i cari" - LA PACATA REPLICA DI GIUSTINO PARISSE.

DAL CENTRO DELL'8 SETTEMBRE 2010:
"La lettera. Enzo Boschi e i dati sugli eventi sismici. Da 15 anni lancio allarmi sull'Abruzzo ad alto rischio".
E allora -caro Boschi- perchè questo allarme non l'hai lanciato dopo la riunione del 31 marzo 2009, lasciando che fossero altri a parlare e a tranquillizzare la gente ???

GRAVISSIMI RISCHI PER LA SALUTE DEI CITTADINI DI SCAFA E DELLA VALLATA DEL PESCARA PER IL PROGETTO DELL'ITALCEMENTI DI UTILIZZARE COMBUSTIBILE DA RIFIUTI (CDR) PER ALIMENTARE IL SUO ALTOFORNO. E' RISCHIOSISSIMO, PRODUCE NANOPARTICELLE !

DAL CENTRO DEL 7 SETTEMBRE 2010 - ARTICOLO DAL TITOLO:
"Il progetto di Italcementi. Per alimentare il suo altoforno l'azienda vuole utilizzare il combustibile da rifiuti, ma i cittadini temono che sia pericoloso. CDR, assemblea sui rischi. Scafa, due docenti illustrano i possibili danni per la salute"

A PROPOSITO DEI RISCHI DEGLI INCENERITORI E DELL'UTILIZZO DEL CDR, CHE PUO' PRODURRE NANOPARTICELLE, VEDETEVI UN NOSTRO VIDEO:

POLEMICHE SULLA NOMINA QUALE VICECOMMISSARIO DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DI MILANO: MENTRE BERTOLASO -CHE SPINGE PER QUESTA NOMINA- POLEMIZZA CON CHIODI -CHE A QUANTO PARE SE LA VEDE IMPORRE, EMERGONO I COMPORTAMENTI DICIAMO "POCO ORTODOSSI DEL CANDIDATO, SUL CUI COMPORTAMENTO IL CORRIERE DELLA SERA DI IERI 12 ED OGGI 13 SETTEMBRE APRE UN FARO ELOQUENTE E SCONCERTANTE !

Dal Corriere della Sera di domenica 12 settembre 2010:
articolo dal titolo: "L'inchiesta. La denuncia del penalista Crespi al Cardinale Tettamanzi sulla "cattiva gestione" dell'istituto. Appalti alle ditte dei parenti. Veleni al vertice della Cattolica. Accuse al direttore dell'Ateneo. Ombre su Toniolo".
Dal Corriere della Sera apprendiamo che il direttore Amministrativo Antonio Cicchetti, che Bertolaso o chi per lui vorrebbe proporre come principale vicecommissario a supporto del presidente Chiodi, è anzitutto presidente del Consiglio di Amministrazione della società Rio Forcella spa con sede all'Aquila, ha "piazzato" in posizioni strategiche vari parenti ed amici, fra cui:
  •  il nipote Mario Cuomo, da lui nominato direttore amministrativo di cinque strutture collegate al Policlinico Agostino Gemelli;
  • il cognato  Antonio Cuomo, padre di Mauro, fornitore della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università cattolica-sede di Roma;
  • impegnati con altri incarichi anche la moglie Maria-Adelaide Venti, i figli Paolo ed Americo Cicchetti;
  • l'amico architetto Giuseppe Manara, socio di Rio Forcella, "riferimento costante dei principali lavori di ampliamento del Gemelli a Roma.
Il Corriere dedica alla vicenda un secondo articolo anche sul Corriere della Sera di lunedì 13 settembre, dal titolo:
"Università. Il manager verso la nomina a vicecommissario all'Aquila. La Cattolica ed il doppio incarico. Si apre il caso del direttore"
Nell'articolo si segnala che -nonostante le ombre che stanno giungendo sulla sua figura a causa dell'inchiesta interna dell'Università Cattolica, "nei prossimi giorni il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrebbe firmare  l'ordinanza che assegna ad Antonio Cicchetti, direttore amministrativo dell'Università Cattolica" di "vicecommissario per il post-terremoto".
L'ABRUZZO NON HA BISOGNO DI GENTE DEL GENERE, ABBIAMO BISOGNO DI GENTE SERIA, PREPARATA ED ONESTA, CHE OPERI CON TRASPARENZA ED EFFICACIA, ANCHE PERCHE' LE RISORSE ECONOMICA ORA NON CI SONO, QUANDO ARRIVERANNO SARANNO LIMITATE, E VANNO SPESE BENE, MOLTO BENE !
  • Basta con i sistemi che abbiamo visto in campo in questi mesi !
  • Ed il centro-destra ed il PDL riflettano, non è casuale se sullo stesso Corriere della Sera del 13 settembre viene pubblicato un sondaggi da cui risulta che il PDL stesso è per la prima volta sceso SOTTO il 30% delle intenzioni di voto !

05/09/10

L'INCREDIBILE CASO DELL'INQUINAMENTO DEL FIUME VIBRATA E DELLE SPIAGGIE DI ALBA ADRIATICA: MARE INQUINATO, TURISTI IN CAPO SU GOOGLE

DAL MESSAGGERO - ABRUZZO DEL 2 SETTEMBRE 2009

VEDI ANCHE:


  1. Alba, enteriti per il mare inquinato i genitori fanno partire l ...

    24 ago 2010 ... La denuncia porta le firme dei genitori dei bimbi colpiti da gastroenterite. ... Web con Google. Kataweb. Multimedia (Foto e Video). Repubblica ... Bandiera blu, ma i bambini si ammalano. ALBA ADRIATICA. .... Gruppo Editoriale L'Espresso Spa - Via Cristoforo Colombo n.149 - 00147 Roma ...
    ilcentro.gelocal.it/.../alba-enteriti-per-il-mare-inquinato-i-genitori-fanno-partire-l-inchiesta-2283510 - Copia cache

  2. Alba Adriatica, Bandiera blu ma il mare è inquinato e i bimbi si ...

    1 post - 1 autore - Ultimo post: 21 ago
    Alba Adriatica, la spiaggia è Bandiera blu ... Ma proprio oggi i genitori dei bimbi ricoverati e curati con flebo ... Digg · Submit Thread to Google Google ... Live Meeting, BNL Gruppo BNP Paribas in live meeting su FOL ...
    www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t... - Copia cache
    ALBA ADRIATICA. Parte l'inchiesta della procura sul mare Bandiera blu inquinato. La denuncia porta le firme dei genitori dei bimbi colpiti da gastroenterite. C'è un fascicolo penale, lo stesso procuratore capo Gabriele Ferretti ha ordinato l'acquisizione di analisi dell'Arta e cartelle cliniche. E' ipotizzabile che si possa procedere per lesioni e disastro ambientale. La rabbia dei genitori dei cinquanta bambini finiti in ospedale ha sortito effetto. Tra le denunce c'è anche quella della famiglia di Treviglio in vacanza ad Alba il cui bimbo di appena un anno è stato per sei giorni grave in ospedale. La storia di Nicolò è stata raccontata dalla nonna al Centro, e proprio questa mattina la polizia di Treviglio acquisirà le cartelle cliniche del bimbo. E il Wwf, intanto accusa. «Il fiume Vibrata è una fogna e le analisi dell'Arta lo dicono dal 2004».

    LE NUOVE ANALISI. Alla foce del Vibrata i batteri fecali salgono a quota 400mila, ma 150 metri a sud crollano ad appena mille unità per millilitro. Eccole le nuove attesissime analisi che confermano la grave situazione allo sbocco del fiume, ma per il sindaco di Alba, Franchino Giovannelli, è un risultato positivo. Preso in contropiede dall'emergenza, Giovannelli ha disposto solo venerdì scorso il divieto di balneazione, quando ormai l'ondata di enteriti era già diventata dirompente. Lo stesso discorso vale per il sindaco di Martinsicuro, Abramo Di Salvatore, che è in ferie e solo sabato ha piazzato il divieto per 250 metri a nord del Vibrata.

    POLITICA KO. L'emergenza che ha colpito decine di bimbi e mandato ko il turismo ha soprattutto messo a nudo l'impreparazione dei politici, degli amministratori locali, degli assessori al ramo. 
    Qualcuno di questi ha persino chiesto ai giornali di non pubblicare più le notizie sull'inquinamento che, però, nel frattempo cresceva e faceva ammalare bimbi e adulti di gastroenterite. 
    Soltanto ieri, peraltro, alla Capitaneria di porto di Giulianova, sono giunte trenta telefonate in un'ora di turisti che chiedevano, preoccupati, i risultati delle nuove analisi. 
    Mentre i politici, fino ad oggi, non hanno saputo comunicare nessun dato certo. E qualcuno ha persino risposto: «Ma io sono in ferie».
    I DEPURATORI. Il primo grande impianto di depurazione a finire nel mirino della Forestale è quello consortile di Martinsicuro-Alba Adriatica dimensionato, dice il Ruzzo, per circa 92mila abitanti. Il carico di liquami da trattare era eccessivo, oppure a monte dello sversamento di acque scure finite nel torrente Vibrata, che ha prodotto a Ferragosto la moria di decine di chili di pesce, c'è un black out dell'impianto gestito dalla Ruzzo Reti? La manutenzione è stata carente? Per ora le domande restano senza risposte. Le darà la procura. Avvicinarsi ed entrare nel depuratore consortile è praticamente impossibile. Un cancello vieta l'accesso ed una fitta vegetazione cela l'impianto, ma la puzza c'è e si sente sull'ultimo tratto della Sp 259 di collegamento con il casello dell'A14 e la statale 16. E su questo impianto che ricadono le accuse dell'emergenza.

DALLA PROTESTA DI CARLO COSTANTINI (IDV) PER IL BLOCCO DELLA GARA PER LA MENSA DELL'UNIVERSITA' DELL'AQUILA APPRENDIAMO CHE LA GARA VERREBBE FATTA AL MASSIMO RIBASSO, E CHE PER FAR PREPARARE I PASTI AI NOSTRI RAGAZZI , NEL DELICATO PERIODO DELLO STUDIO UNIVERSITARIO, IL COSTO RICONOSCIUTO SAREBBE DI 0,90 EURO !!! SI AVETE CAPITO BENE, 0,90, EURO !!! E PER QUESTACIFRA COSA GLI DARANNO DA MANGIARE, CARNE DI CAROGNA E PRODOTTI SCADUTI ?

DAL MESSAGGERO-ABRUZZO DEL 2  SETTEMBRE 2010: 
"Ateneo (dell'Aquila). Mensa dell'Università. Costantini dell'IDV attacca: la situazione èe paradossale, la gara è bloccata e gli studenti sono senza servizio".
MA SOPRATTUTTO -AGGIUNGIAMO NOI- NEL DELICATO PERIODO DELLO STUDIO UNIVERSITARIO IL COSTO  RICONOSCIUTO DA PARTE DELL'UNIVERSITA' PER CIASCUN PASTO SAREBBE DI 0,90 EURO !!! 
SI AVETE CAPITO BENE, 0,90, EURO !!! 
E PER QUESTA CIFRA COSA GLI DARANNO DA MANGIARE AI NOSTRI POVERI RAGAZZI, CARNE DI CAROGNA E PRODOTTI SCADUTI ?


La settimana mozartiana: gli esercizi commerciali hanno partecipato poco.



Se di vostro gradimento,
potete pubblicare a vostro piacimento il mio articolo, allegato:
"La settimana mozartiana: gli esercizi commerciali hanno partecipato poco."
 Cari saluti  Andrea Polidoro  Ripa Teatina  Domenica, 25 luglio 2010
La settimana mozartiana: gli esercizi commerciali hanno partecipato poco.
 Chieti città storica, Chieti città universitaria, Chieti città della cultura. La Settimana Mozartiana, giunta ormai alla sua XI edizione, si inserisce a regola d'arte nel contesto culturale della città ed è, a mio avviso, l'iniziativa più interessante mai allestita per la città di Chieti. Rispetto alle prime edizioni, com'è lecito che accada quando lo scenario è di qualità, i cittadini hanno sempre maggiori aspettative; invitano i propri amici; ritagliano più tempo da dedicare all'iniziativa e soprattutto partecipano sempre più "culturalmente" alle serate e agli spettacoli. Quindi onore ai promotori e agli organizzatori culturali.

Ma ci sono cose che non ho affatto apprezzato di questa edizione. Tralasciamo, ma solo perché già tanto ampiamente dibattuto e sottolineato da molti, l'inopportunità di non programmare diversamente i tempi per il rifacimento di Corso Marrucino; tralasciamo. La cosa che ho meno apprezzato, però, è stata la scarsa partecipazione degli esercizi commerciali del centro storico. E non parlo di partecipazione in termini economici. 

Come tutti sappiamo, uno dei problemi che maggiormente impegnano i sindaci di Chieti già da un paio di lustri, è la graduale contrazione delle vendite per le attività commerciali del centro storico a favore dei numerosi centri commerciali presenti nei territori limitrofi. Quante volte ai sindaci è stata rimproverata una scarsa attenzione al problema. Quante volte ci sono state critiche e polemiche. Giusto farsi sentire, però bisogna anche darsi da fare.

La settimana mozartiana è una formidabile occasione per i negozi del centro storico per rinsavire le proprie casse. Una settimana di manifestazioni culturali ed eventi di qualità che richiamano un numero altissimo di possibili consumatori. 

La città deve prepararsi. Durante la settimana mozartiana bisogna dare al visitatore la suggestione di trovarsi in una piccola Salisburgo, sentire sensorialmente l'atmosfera, la cultura, l'emozione del settecento austriaco che vide fiorire l'estro dell' "enfant prodige". Ma se vogliamo raggiungere questo risultato, che assicura valore e garanzia di longevità all'evento, è necessario che ogni esercizio commerciale ci metta del proprio e non si intenda la settimana mozartiana solo come una buona occasione per fare cassa, altrimenti essa, per quanto originale e di spessore culturale, non avrà crescita e vita lunga. 

Gli esercizi commerciali devono partecipare di più, contribuire alla riuscita dell'evento e non stare con le mani in mano ad aspettare i clienti, tenendo semplicemente vetrine e negozi aperti e illuminati, tirando fuori tavolini e sedie, lanciando messaggi promozionali per attirare i viandanti. Non si ha l'impressione di trovarsi nella feconda Salisburgo se, ascoltando una sonata per pianoforte del grande Mozart, lo sguardo è costretto a cadere su una scritta enorme e gialla "Promozione speciale"! A parte alcune eccezioni, quasi nessuna attività commerciale ha adibito vetrine all'occasione. Costava tanto tanto allestire una vetrina a tema? Per dire: le pasticcerie e i bar potrebbero esibire e vendere torte e dolciumi tipici austriaci, i negozi di abbigliamento esporre vestiti e costumi d'epoca, le librerie libri e approfondimenti sulla figura di Mozart, i ristoranti preparare dei menu caratteristici, ecc... Chi non può fare altro può comunque inventarsi qualcosa: arricchire la propria vetrina con stampe e documenti riguardanti la vita del musicista, posizionare dei piccoli altoparlanti dove diffondere un'aria o un Lieder (magari corredato di una buona recensione), oppure un monitor dove mandare in onda una musica di scena o un'opera teatrale. Insomma le modalità sono tante: basta solo dedicarci pò di ingegno. 

Tutto questo è mancato.

Andrea Polidoro
Ripa Teatina

ORTONA: SALVIAMO L'ISTITUO TOSTIANO, UN'ISTITUZIONE STORICA ED IMPORTANTE PER LA NOSTRA REGIONE

FONTE: http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2010/07/26/CPAPO_CPA02.html

Salviamo l’Istituto Tostiano Egregio direttore, è incredibile ma vero che l’ottusità dei nostri governanti, a tutti i livelli, possa permettere un simile suicidio culturale. Sto parlando dell’Istituto Tostiano di Ortona, una delle istituzioni più importanti della nostra regione, famosa nel mondo per il valore che rappresenta nella storia della musica italiana. Grazie al lavoro prezioso che il professor Francesco Sanvitale ci ha consegnato, e alla passione e competenza che i suoi collaboratori hanno saputo dare, siamo meta degli studiosi, dei più grandi artisti del bel canto d’Europa, Giappone, America. Pavarotti, Domingo, Carreras, Bruson, Bocelli, Gasdia, grandi direttori d’orchestra si sono interessati non solo alle canzoni di Tosti ma anche all’Istituto, apprezzandone l’organizzazione e la preziosità documentaria in loro possesso.  Una istituzione che ha saputo lavorare per il futuro, costruendo un patrimonio di valore inestimabile a disposizione degli studiosi, dei giovani e della cultura in generale. Spero sia stato un brutto sogno sapere che un provvedimento del governo possa mettere in grave difficoltà la sua opera quotidiana, e che l’Istituto Tostiano possa continuare la sua splendida storia. Da musicista che tiene a cuore i problemi della nostra cultura in generale, auspico che il Comune di Ortona, la Provincia di Chieti, la Regione Abruzzo, trovino le risorse necessarie e facciano iniziative incisive per costringere il governo a ripristinare gli aiuti e le risorse per ridare il giusto ruolo alla istituzione tostiana che ha dimostrano di svolgere bene il suo compito di divulgazione della musica e della cultura nel mondo.
Ernani Catena Direttore artistico dell’ensemble Adriana Lecouvreur Mozart a Chieti.
 
 

Festa dei Popoli : VIII CONVEGNO REGIONALE DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE “Qual...

Mario Olivieri ti ha inviato un link a un blog:

Con Preghiera di diffusione...

Blog: Festa dei Popoli
Post: VIII CONVEGNO REGIONALE DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE “Quale educazione nella scuola multietnica?”
Link: http://festadeipopolichieti.blogspot.com/2010/08/viii-convegno-regionale-di-educazione.html

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UNA DELICATA DOMANDA AL GOVERNATORE GIANNI CHIODI: CARO CHIODI, COSA C'ENTRA IL TUO COLLEGA DI STUDIO CARMINE TANCREDI CON LA GESTIONE DEI FONDI EUROPEI, IN PARTICOLARE I 30 MILIONI DI EURO DI FONDI COSIDDETTI JESSICA ?

RIPRENDIAMO UNA DOMANDA FATTA DAL MESSAGGERO-ABRUZZO DEL 2 SETTEMBRE 2010.

UN SALUTO A TUTTI GLI AMICI DI ABRUZZO SVEGLIATI

Cari, amici, al termine del periodo estivo si riprende con i soliti ritmi....
Chi ci legge ha constatato che negli ultimi mesi impegno ed assiduità si sono un pò ridotti, forse anche per scoraggiamento, disillusione....davanti ad una situazione economicamente e socialmente drammatica,....e ad una classe politica che drammaticamente non riesce ad essere all'altezza dei gravissimi problemi e delle sfide che sono davanti alla nostra regione !
COMUNQUE CI SIAMO, E CONTINUEREMO AD ESSERCI !!!
Restateci vicini amici lettori.

28/08/10

Gat, I gruppi di acquisto terreni

CORRUZIONE: 5 INDAGATI, SI E' DIMESSA L'ASSESSORE REGIONALE FLORIANA STATI

Corruzione nell'ambito della ricostruzione post sisma. In questo filone 5 persone sono indagate, 3 di loro sono finite agli arresti, tra questi l'ex consigliere e assessore regionale Ezio Stati. Coinvolta anche la figlia del noto politico, Daniela Stati, che si è dimessa dall'incarico di assessore regionale, riconsegnando le deleghe al presidente della Regione Gianni Chiodi. In carcere anche l'ex deputato di AN e Forza Italia Vincenzo Angeloni. Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale antimafia de L'Aquila, sono state condotte dalla Squadra Mobile di Pescara

Una valanga di cemento ci seppellirà..

Il Consiglio Regionale con il solito blitz estivo sta per approvare una
proposta di legge sull'edilizia a dir poco devastante.  Dieci associazioni
ambientaliste hanno denunciato in una conferenza stampa, svoltasi oggi a
Pescara, il tentativo di colpo di mano pro-cemento in corso presso il
Consiglio Regionale per la discussione [...]
http://www.marelibero.net/2010/07/24/una-valanga-di-cemento-ci-seppellira/

19/07/10

CONTINUA L'ASSALTO DELLA PETROCELTIC ALLA NOSTRA COSTA

FONTE: http://www.no-petrolio-abruzzo.com/?p=2325

Continua l’assalto dell’irlandese Petroceltic alla costa adriatica. Questa volta in maniera ancora più ambigua i petrolieri hanno pubblicato l’avviso di richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale in Molise (l’unico annuncio su un quotidiano locale risale a un anno fa). Fatto sta che ci si è accorti di quanto stava succedendo troppo tardi per intervenire. La provincia di Chieti è riuscita ad ottenere una proroga e oggi scade anch’essa. Tutte queste informazioni le trovate approfondite sul sito della professoressa MariaRita D’Orsogna, anche questa volta a capo del coordinamento della produzione/raccolta delle osservazioni di contrarietà ai progetti.
Le nostre osservazioni le trovate qui
I progetti sono relativi alle aree  che vedete nella cartina (Fig.1) contrassegnate dalle sigle 493 BR-EL e 505 BR-EL Si tratta sempre del tratto di mare antistante la Costa dei Trabocchi, negli ultimi mesi presa d’assalto da Vega Oil, Petroceltic, Medoil, ecc.  La Petroceltic insiste nella richiesta di permessi di ricerca da effettuare con la discussa tecnica dell’air gun (la stessa , per intenderci, che sembra aver causato la morte dei delfini in Puglia lo scorso anno, come avevamo riportato in questo post) e continua a non saper/voler spiegare se, dove e con quali conseguenze andrà a trivellare i nostri fondali. Di nuovo, come già accaduto per le precedenti richieste, continua ad ignorare qual’è il percorso seguito fino ad oggi dalla comunità locale, l’economia su cui si essa si  basa e il suo modello sociale. Di nuovo, minimizza gli impatti ed è superficiale nella valutazione delle conseguenze, dimostrando di non conoscere l’Abruzzo e di non volerlo neanche conoscere.
Ci piacerebbe sapere perché un’impresuccia come la Petroceltic, senza troppa esperienza e senza solidità finanziaria, possa permettersi di minacciare tanto seriamente un modello di sviluppo consolidato. Gli oscuri collegamenti con la San Leon Energy, sollevati da L’Espresso qualche settimana fa, e quelli della San Leon con altre piccole società (come analizzato dall’articolo di Italia Oggi del 25 giugno)  tutte avviate in Italia nello stesso periodo (tra il 2005 e il 2008)  pongono inquietanti quesiti. Si tratta di casualità o c’è un vero e proprio piano a guidare quest’assalto alla diligenza? Chi e cosa si nasconde dietro questo bombardamento di pericolose richieste che sta affliggendo alcune regioni italiane? Quali intese e promesse hanno guidato le iniziative di queste compagnie?
Non avendo risposte dalla nostra Regione non speriamo certo di poter ricevere risposte dalle istituzioni nazionali e da una classe politica che sta facendo scientificamente  scempio del territorio (e non soltanto di quello).
Speriamo però nella reazione dei cittadini. Il disastro della Deepwater Horizon ha messo sotto gli occhi tutti la fine dell’era del petrolio facile. La perdita è ancora in atto e nessuno è in grado di calcolare la portata dei danni per l’ecosistema, la salute e l’economia locale. Il Commissario Europeo per l’Energia Oettinger ha raccomandato a tutti i governi responsabili di bloccare tutti i nuovi permessi fino a quando non saranno chiarite le cause e presi gli opportuni provvedimenti.
La Prestigiacomo da parte sua  annuncia il limite delle 5 miglia.  E questo la dice lunga su quanto il nostro governo sia lontano dal voler affrontare il problema. Queste sono manovre per spostare l’attenzione, trarre in inganno la gente e mettere a tacere il dissenso.
A tutti quelli che minimizzano le problematiche facendo appello al provvedimento del ministro Prestigiacomo e che ridicolizzano il dibattito dicendo che da noi non si scava alle profondità  del Golfo del Messico, ricordiamo che l’Adriatico è un mare quasi-chiuso e che un incidente anche minimo devasterebbe per sempre l’economia della costa.
Permettendo l’aumento degli impianti, delle piattaforme, dei pozzi, del traffico navale e autorizzando desolforatori a pochi chilometri dalla costa aumenterà esponenzialmente il rischio di incidenti e avveleneremo definitivamente il mare adriatico, con buona pace delle bandiere blu, delle vele e dei riconoscimenti che tanto piacciono agli amministratori (a giudicare da come se ne vantano) e che tanto piacciono a quei turisti che riempiono le strutture della costa e garantiscono quel po’ di lavoro che c’è ancora in Abruzzo.
Abruzzesi, approfittate dell’estate e godetevi il mare. Tra qualche anno potreste essere costretti a cambiare spiaggia o a ritrovarvi come a Pensacola Beach !!!!

11/07/10

Aquilani manganellati a Roma


Ai poveri Aquilani, disperati per il grande terremoto e la distruzione della loto città, giunti a Roma per manifestare pacificamente e farsi ascoltare dal parlamento della nazione, si tenta in ogni modo -incivilmente- di impedire di giungere davanti alla camera e senato, sottoponendoli a più riprese ad attacchi e colpi di manganello.... NON CI SONO PAROLE !!
Guardatevi bene le immagini, in larga parte desunte da televisioni locali, e guardate se vi sembrano in alcun modo riconoscibili quegli "aderenti di centri sociali" a cui qualcuno vorrebbe attribuire la responsabilità NON di scontri -PERCHE' TALI NON SONO STATI- ma di semplici attacchi delle forze dell'ordine ad un corteo complessivamente pacifico.

RINGRAZIAMENTI: TG8 del 6 luglio, TG8, TGMax, TGR-Abruzzo, TGLa7 del 7 luglio 2010, oltre a brevi spezzoni da TG5 e TG1.

03/07/10

Le 5 miglia della Prestigiacomo: piccole misure, grandi disastri

Le 5 miglia della Prestigiacomo: piccole misure, grandi disastri

This entry was posted sabato, 3 luglio, 2010 at 11:52

Off limits una fascia di 5 miglia per tutte le coste italiane. Prestigiacomo: «Colmato un vuoto normativo a difesa del nostro mare e dei nostri gioielli naturalistici»

Così titola il comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente.
Il messaggio è lanciato, gli italiani possono tranquillizzarsi: il governo vigila sulle nostre coste, sul nostro mare e sui “gioielli naturalistici”, nessuna Louisiana è possibile da noi. Basta dimenticarsi dello scempio che quotidianamente si attua sui nostri beni ambientali e culturali.
Purtroppo, come ci insegna l’esperienza di questi anni di proclami mediatici a cui fa seguito il nulla o quasi, dato che il testo del decreto di riforma non c’è ancora, abbiamo cercato di leggere tra le righe di questo scarno comunicato cosa c’è almeno per il nostro Abruzzo.
Intanto, sbandierare il limite di 5 miglia (circa 9 km) come garanzia da qualsiasi disastro, significa dimenticare o fingere di dimenticare che il pozzo della Deepwater Horizon era collocato a circa 52 miglia e questo non ha salvato le coste della Louisiana, dell’Arizona, della Florida. Così come la distanza della Montara di più di 80 miglia da Timor non ha salvato le coste di quest’isola quando, nell’agosto del 2009, questa piattaforma ha preso fuoco e per 72 giorni ha eruttato petrolio nel mare.
Comunque, mappa petrolifera alla mano, le 5 miglia interdicono le attività petrolifere su meno del 10 % delle istanze e delle concessioni di ricerca e di estrazione, e Ombrina mare dovrà solo allontanarsi di 2-3 km per poter tranquillamente estrarre e lavorare il petrolio per più di vent’anni.
E le piattaforme già operative (attorno alle coste italiane, su un totale di 123 piattaforme, ben 26 rientrano nel limite di cinque miglia) verranno smantellate? Il comunicato parla di procedimenti autorizzativi in corso ma non fa cenno all’esistente. Purtroppo, temiamo che i sindaci di Pineto e di Silvi continueranno a rimirare le loro piattaforme anche se dentro il limite delle 5 miglia dalla costa e delle 12 miglia dal parco del Cerrano, e così quello di Casalbordino con le sue 5 piattaforme a 2 km. dalla costa. O saremo smentiti?
La profondità. Nei giorni scorsi è stato detto che in Adriatico non si trivella a 1500 metri di profondità ma a decine o, in alcuni casi, centinaia di metri. Sarebbe quindi una risata mettere un tappo in caso di fuoriuscita… Il pozzo Ixtoc I, nelle acque del Golfo del Messico, si trovava su un fondale di 50 metri e vomitò 3 milioni di barili di petrolio per 294 giorni. Tuttora, nella triste classifica degli incidenti più gravi, si trova nelle prime 4 posizioni.
Ma aspettiamo l’uscita del decreto per un’analisi più approfondita e per valutare la congruità dei proclami di salvaguardia dell’ambiente costiero e marino e delle economie che ivi sono insediate con le notizie di incredibili concessioni nella Sicilia sud-occidentale e, addirittura, in zona sismica su vulcani sottomarini nel canale di Sicilia.
È appena il caso di aggiungere che non è con questi pannicelli caldi, che a decreto pubblicato potrebbero anche essere tiepidi o freddi, che si salvaguarda l’Adriatico ed il Mediterraneo che, con i suoi 38 mg per metro curbo di catrame nel mare è il bacino più inquinato da idrocarburi del mondo ed è destinato ad esserlo sempre di più, proprio per le sue caratteristiche di mare “chiuso”, cioè quasi senza comunicazione con i grandi oceani, e la cui salute è affidata alle sue sole capacità di depurazione e alla preveggenza degli stati che su di esso si affacciano.
Bisogna ormai riconoscere, nell’ambito di un discorso di salvaguardia di tutto il bacino Mediterraneo, la specificità del nostro mare Adriatico che lo porta ad essere particolarmente a rischio e di fronte a cui occorre avere il coraggio delle scelte.
In Egitto, che in questi giorni è alle prese con un nuovo disastro da una piattaforma nel Mar Rosso, situata a quasi 100 km. dalla costa di Hurghada (Video), e che sta riversando petrolio su decine di km. di spiagge, il governo ha cercato di tenere nascosta la notizia per non infondere allarme sulla zona ad altissima valenza turistica. Ora però si sta seriamente considerando la decisione di ridurre il numero delle piattaforme operanti, a tutela del turismo e dell’ambiente.
Se può farlo l’Egitto perché non possono i nostri governanti?
E non hanno nulla da dire i nostri governanti del grande accordo raggiunto dalla BP (chi si rivede) e Gheddafi per nuove trivellazioni al largo della Libia, in acque profonde, da 1000 a 2000 metri?

UN COMMENTO DEL COMITATO ABRUZZESE DIFESA BENI COMUNI SULLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 23 GIUGNO 2010 SULLA PETROLIZZAZIONE DELL'ABRUZZI

Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni

 
mostra dettagli 25 giu (8 giorni fa)

23 giugno – Finalmente a L’Aquila. Consiglio Regionale Straordinario sulla petrolizzazione d’Abruzzo.
Che dire? Ci viene in mente l’immagine del famoso bicchiere, mezzo pieno e mezzo vuoto. Dal momento che non vogliamo essere pregiudizialmente ottimisti né pessimisti cerchiamo di esaminare il contenuto del mezzo pieno e il contenuto che manca ma che avrebbe potuto esserci.
Cominciamo col dire che se si è arrivati a questo appuntamento è perché uno straordinario movimento di comitati, associazioni, singoli cittadini hanno portato alla luce questo problema, circa 3 anni fa, e con un lavoro duro, tenace ed intelligente, lo ha portato all’ordine del giorno. Rinviamo chi volesse approfondire il contenuto della discussione .............(continua sul nostro sito).

Alcune centinaia di manifestanti, nonostante la giornata feriale, hanno assediato pacificamente la sede del Consiglio Regionale mentre all'interno una ventina di delegati in rappresentanza delle associazioni, dei comitati e dei movimenti anti-petrolizzazione, hanno partecipato ad una giornata che segna indubbiamente un passo in avanti della nostra lotta. Una maggioranza chiaramente in difficoltà, che è costretta ad ammettere che il petrolio non può essere il futuro della nostra regione ma che, con la richiesta di approfondimenti sulla mozione presentata, riesce a rinviarne ad un prossimo consiglio la votazione.
Manteniamo alta la guardia e prepariamoci al prossimo appuntamento
--
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni
c/o Amici di Tortoreto
Via Terranova, 4
64018 Tortoreto (TE)
Tel. 08614730894, Fax 08614731196
E-Mail info@no-petrolio-abruzzo.com
www.no-petrolio-abruzzo.com

Spettacolo poco dignitoso quello del Consiglio Regionale straordinario sul petrolio svoltosi il 23 giugno 2010 a L'Aquila.

Spettacolo poco dignitoso quello del  Consiglio Regionale straordinario sul
petrolio svoltosi mercoledì scorso (23 giugno) a L'Aquila.  In discussione
 una RISOLUZIONE,(concordata con il movimento), presentata dai consiglieri
di minoranza che, una volta per tutte, avrebbe impegnato il Presidente e la
Giunta regionale a compiere azioni concrete per bloccare definitivamente il
processo di [...]
http://www.marelibero.net/2010/06/25/inchiodato/

19/06/10

UN ACCORATO APPELLO DALL'AQUILA AGLI ITALIANI: FRATELLI, NON ABBANDONATECI, NON LASCIATECI SOLI !

16 GIUGNO 2010: GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA NEL CENTRO STORICO DELL'AQUILA, A 14 MESI DAL GRANDE TERREMOTO.
Una grande folla, fra le 10 mila e le 25 mila persone, ribadisce con forza la disperazione dell'Aquila, città capoluogo di regione quasi interamente distrutta dal grande terremoto del 1 aprile 2009, la cui gente abita oggi una città provvisoria e prefabbricata, e che vuole con forza, impegno e sacrifici, iniziare la sua ricostruzione, ma non può farlo....PER MANCANZA DI RISORSE !
Una grande manifestazione, senza differenziazioni di parte politica, destra, sinistra, centro, per inviare -dalla capitale regionale dell'Abruzzo cuore della peggiore tragedia abruzzese degli ultimi tre secoli- anzitutto un forte messaggio all'Italia ed agli Italiani: ALL'AQUILA E' PASSATA SOLO LA PRIMA EMERGENZA, ORA DEVE AVERE INIZIO LA RICOSTRUZIONE , ALTRIMENTI LA CITTA' MORIRA' ! FRATELLI ITALIANI, AIUTATECI, CONTINUATE AD AIUTARCI, NON CI LASCIATE SOLI !
RINGRAZIAMENTI: TGR e TG8 del 16 giugno, e soprattutto i servizi di TGMax del 16 giugno 2010, a cura di Leda d'Alonzo.
UN P.S. per il capogruppo PD in Consiglio Regionale Camillo D'Alessandro, oltre che per l'altro PD Giovanni D'Amico: durante le riprese di TeleMax lungo il corteo avete fatto di tutto per essere sempre dietro Cialente e farvi riprendere in ogni modo dalla telecamera, D'Alessandro se possibile con il suo bel lato di tre/quarti, in ciò seguito in alcuni momenti da Giovanni D'Amico. Cari D'Alessandro e D'Amico, non è così che dovete mettervi in vista nel vostro operare per l'Aquila !

ABRUZZO: UNA PRIMA ANALISI DELLA NUOVA LEGGE SULLE RICERCHE PETROLIFERE NELLA REGIONE


Fra annuncio trionfale del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, sul fatto che è stata finalmente approvata dalla Giunta Regionale una nuova legge che --grazie ad una intesa con lo Stato- risolverà finalmente il problema delle ricerche petrolifere in regione, e due critiche del capogruppo PD in Cconsiglio Regionale Camillo D'Alessandro, questa volta , sulla base di un rigoroso confronto fra dichiarazioni e dati di fatto, quello sembra aver ragione è proprio D'Alessandro.
La nuova legge sembra fatta più per ovviare alla clamorosa disattenzione di una costituzione tardiva della Regione Abruzzo nel contenzioso in corso davanti alla corte con lo Stato sulla legge anti-petrolio vigente (Udienza Corte Cost. 26 gennaio 2010), che per mettere in campo un reale sbarramento normativo a quella che si preannuncia ormai come la imminente trasformazione dell'Abruzzo, da regione verde d'Europa a distretto minerario d'Italia.
Nell'imporre dall'alto --probabilmente allo stesso Chiodi- una scelta che appare profondamente contraria agli stessi interessi ed alle vocazioni economiche e turistiche della regione sede di ben tre parchi nazionali e di una delle più belle coste d'Italia, il Governo nazionale manifesta così con risposta quasi beffarda un bel ringraziamento all'Abruzzo per i clamorosi successi elettorali con cui la Regione aveva voluto premiare il centro destra, vittoria alle elezioni regionali 2008, vittoria nelle 3 province di Teramo, Chieti e Pescara alle elezioni amministrative 2009, ed infine netto successo anche alle elezioni provinciali dell'Aquila nel 2010.
Ben consapevole che anche dall'altra parte v'è quasi il vuoto, e tante dichiarazioni inutilmente offensive abbiamo dovuto omettere nella presa di posizione di D'Alessandro, la gente d'Abruzzo, già duramente colpita dal grande terremoto, guarda sgomenta ad un futuro in cui incomprensibili scelte in favore delle grandi aziende estrattive da parte del Governo nazionale rischiano di mettere a gravissimo rischio un'altra fondamentale risorsa della nostra economica, il turismo balneare e l'economia tipica in fiorente crescita ad esso connessa.
RINGRAZIAMENTI: servizi TGMax 18 maggio, TGR-Abruzzo 18 maggio, Buon Giorno Regione 19 maggio, TGR 19 maggio, TG8 19 maggio, TGQ 25 maggio

16 GIUGNO 2010, IN UNA GRANDE MANIFESTAZIONE L'AQUILA DISPERATA MANDA UN FORTE MESSAGGIO AGLI ITALIANI: AMICI, FRATELLI, AIUTATECI, NON LASCIATECI SOLI !


16 GIUGNO 2010: GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA NEL CENTRO STORICO DELL'AQUILA, A 14 MESI DAL GRANDE TERREMOTO.
Una grande folla, fra le 10 mila e le 25 mila persone, ribadisce con forza la disperazione dell'Aquila, città capoluogo di regione quasi interamente distrutta dal grande terremoto del 1 aprile 2009, la cui gente abita oggi una città provvisoria e prefabbricata, e che vuole con forza, impegno e sacrifici, iniziare la sua ricostruzione, ma non può farlo....PER MANCANZA DI RISORSE !
Una grande manifestazione, senza differenziazioni di parte politica, destra, sinistra, centro, per inviare -dalla capitale regionale dell'Abruzzo cuore della peggiore tragedia abruzzese degli ultimi tre secoli- anzitutto un forte messaggio all'Italia ed agli Italiani: 
ALL'AQUILA E' PASSATA SOLO LA PRIMA EMERGENZA, ORA DEVE AVERE INIZIO LA RICOSTRUZIONE , ALTRIMENTI LA CITTA' MORIRA' ! FRATELLI ITALIANI, AIUTATECI, CONTINUATE AD AIUTARCI, NON CI LASCIATE SOLI !
RINGRAZIAMENTI: TGR e TG8 del 16 giugno, e soprattutto i servizi di TGMax del 16 giugno 2010, a cura di Leda d'Alonzo.

06/06/10

ANNA MARIA IURATO: DA PREFETTO DELL'AQUILA A INDAGATO



L’Aquila non s’è proprio fatta mancare niente in quest’ultimo anno di tragedia. 
DOPO
  • il grande terremoto del 6 aprile 2009;
  • oltre 300 morti;
  • collasso economico e sociale di un’intera società;
sono state ricostruite C.A.S.E. sostanzialmente prive di servizi e sparse nella campagna, con i relativi problemi di collegamenti, per 15.000 abitanti degli 80.000 coinvolti ed oltre un miliardo di euro di spesa, ma NON sono sono state ancora messe a disposizione da parte dello Stato le risorse economiche necessarie né per dare inizio effettivo alla necessaria generalizzata ricostruzione, che stenta gravemente a partire dopo la sostituzione dell’inquisito Bertolaso con Gianni Chiodi, né per mettere neanche in sicurezza quel ricchissimo patrimonio culturale che costituiva sino al sisma la vera risorsa dell’economia turistica locale (sino ad ora sono stati concessi da Protezione Civile e Ministero Beni Culturali solo 3 milioni di euro !).
Se aggiungiamo il lunghissimo tiramolla su  rinvio delle tasse SI, e rinvio delle tasse NO, con il rischio per gli Aquilani di dover iniziare a ripagare le tasse sospese da quest’estate, COSA MANCAVA ?
Ebbene si, ecco che arriva la nomina, al posto del Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, trasferito a Roma come vicecapo della Protezione Civile in attesa di sostituire Guido Bertolaso travolto dallo scandalo Anemone-Grandi Opere, proprio di un funzionario –Anna Maria Iurato- che da vicende dello scandalo risultava già lambito, in quanto presente nell’elenco dello stesso Anemone come beneficiario di  “lavori di falegnameria” nella sua abitazione”, e che inoltre risultava implicato –nel suo precedente incarico di responsabile della direzione tecnico-logistica del Ministero dell’Interno-  in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli sull’affidamento ad una azienda del gruppo Finmeccanica, la Elsa-Datamag, di cui è dirigente il marito della Iurato stessa , dell’appalto per 37 milioni di euro per la realizzazione del Centro elaborazione dati  della Polizia di Stato, che doveva sorgere a Capodimonte e che -dopo l’avvio dell’inchiesta- non è stato più realizzato.
Proprio per questi motivi la nomina era stata rinviata nel Consiglio dei Ministri del 14 maggio, per essere poi ratificata in quello successivo del 20 maggio,
Invece la nomina viene decisa,  e la Iurato, difesa a spada tratta  dall’amica di infanzia Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato, che l’aveva definita “persona molto seria, molto competente e di grande trasparenza”, e con l’evidente copertura della stessa opposizione (PD), si insedia presso la Prefettura dell’Aquila il 28 maggio (vedi: http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/31/Lodi_dal_prefetto_dell_Aquila_co_9_100531040.shtml ).
Ebbene, cosa succede ?
Come previsto lunedì 31 maggio la Iurato viene sentita come persona informata dei fatti presso la  Procura della Repubblica di Napoli, ed al termine dell’audizione viene iscritta nel registro indagati della Procura stessa per turbativa d’asta, notizia che esplode a L’Aquila proprio il 3 giugno, subito dopo la celebrazione della Festa della Repubblica.
Ci sono commenti da fare ? 
NESSUNO, quanto avvenuto si commenta da solo, a parte la notazione che non ce l'avreste certo pescato "ai tempi" un vituperato ministro degli Interni dal passato di democristiana memoria ad andarsi ad infilare in un pasticcio del genere !
Mai uno dei tradizionali ministri dell'interno di democristiana memoria si sarebbe azzardato ad assumere una decisione  sostanzialmente imprudente, pur disponendo dell’evidente copertura politica della stessa opposizione nella persona delcapogruppo al Senato del PD Anna Fnocchiaro, quando GIA' SI SAPEVA che il 31 la Iurato stessa sarebbe stata sentita dalla Procura di Napoli.
Un cosiddetto "ministro della I Repubblica" avrebbe certamente atteso almeno di vedere come andava a finire nell'interrogatorio di Napoli !
Un’ultima notazione: se effettivamente il  Centro elaborazione dati  previsto a Napoli per la Polizia di Stato serviva, la sospensione dei relativi lavori a seguito dell’inchiesta appare un ulteriore danno arrecato agli interessi dello Stato.
RINGRAZIAMENTI: immagini video da servizi TG3 del 19-20 maggio, TG8 del 25 maggio e 3 giugno, Buon Giorno Regione-Abruzzo del 4 giugno.

01/06/10

TRAGEDIA NEL GOLFO DEL MESSICO: PUO' ESSERE L'INIZIO DELLA FINE DELL'ERA DEL PETROLIO ?


RICEVIAMO E CON PIACERE PUBBLICHIAMO:
Se di vostro gradimento, potete pubblicare a vostro piacimento il mio articolo, allegato:
"E' l'inizio delle fine dell'era petrolio?"  Cari saluti
Andrea Polidoro,  Ripa Teatina  - Domenica, 30 maggio 2010

E' l'inizio delle fine dell'era petrolio?
Il disastro ambientale nel Golfo del Messico, che coinvolge la multinazionale BP, tuttora in corso (mentre io scrivo milioni di barili di petrolio si riversano in mare), potrebbe segnare l'inizio della fine dell'era del petrolio. La società, ammesso anche che riesca a tamponare la fuoriuscita del materiale petrolifero, e ad oggi tutti i tentativi sono falliti, dovrà difendersi dall'accusa di disastro ambientale e questo potrebbe attribuirle, anche a sentire le dichiarazioni del governo americano, una responsabilità che potrebbe distruggere, sulla carta, qualsiasi società. L'eventuale fallimento della società darebbe un colpo fortissimo a tutto l'indotto petrolifero e di riflesso anche alle altre società petrolifere. Sull'onda emotiva del disastro, il presidente americano ha decretato un immediato stop a tutte le trivellazioni off-shore. L'impatto emotivo sui cittadini di tutto il mondo, il senso di impotenza e la consapevolezza di un danno ambientale praticamente irreversibile, potrebbero determinare delle conseguenze importanti nell'approccio che, in futuro, i governi di tutto il mondo avranno nei confronti delle decisioni riguardanti il settore petrolifero, tallonati e incalzati da una opinione pubblica ormai, prevedibilmente, "intransigente". Il contesto è quello in cui il prezzo del petrolio è alto e nulla fa pensare ad un ribasso, le riserve di petrolio stanno per esaurirsi e i nuovi giacimenti sono sempre più ubicati in zone impervie, la qualità del greggio estratto è mediamente sempre inferiore. Il governo della nazione più potente al mondo e le principali società petrolifere mondiali hanno già cominciato ad investire sulle energie rinnovabili e l'Unione Europea insiste sulla necessità di abbattere le emissioni di CO2. Inoltre, l'opinione pubblica è ormai molto sensibile e mobilitata sulla questione della tutela del territorio. Per queste ragioni, a mio modo di vedere, il disastro ambientale del Golfo del Messico potrebbe rappresentare l'evento scatenante per una reale inversione di tendenza dell'era petrolio"
SPERIAMO, CARO AMICO ANDREA, SPERIAMO....