21/06/09

A PROPOSITO DI UNA SCONCERTANTE DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, RILASCIATA DA CINISELLO BALSAMO

DA PRIMADANOI.IT
link: http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=21304

Berlusconi, in una dichiarazione rilasciata a Cinisello Balsamo dichiara, a proposito della manifestazione di Roma e delle proteste in Abruzzo: «stanno speculando sui morti». Lolli, del PD, ribatte: «si vergogni»
ABRUZZO. Ancora strascichi polemici sulla manifestazione di protesta dei terremotati aquilani, a inizio settimana davanti Montecitorio. Ritardi per l’avvio del progetto C.a.s.e a causa di mappe catastali vecchie

"Dopo l’episodio del sit in di protesta dei terremotati aquilani a Roma e la scomparsa della notizia dal Tg1, ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha rincarato la dose.
«Questa settimana mi sono molto indignato - ha detto il premier - hanno organizzato manifestazioni sul nulla, si sono messi a strumentalizzare la paura, la speranza, i morti: vergogna!».
CARO PRESIDENTE BERLUSCONI, DEVE ESSERE LEI A PARLARE CON LA GENTE, COME AD ESEMPIO FA' SEMPRE BARACK OBAMA NEGLI USA, DEVE ESSERE LEI A CHIARIRE I LORO DUBBI, A SPIEGARE SE AD ESEMPIO SIA NECESSARIO FARE UN SECONDO DECRETO ABRUZZO, COME VA DICENDO LUCA RICCIUTI DEL PDL ABRUZZESE, UNA VOLTA CHE SIANO STATI MEGLIO QUANTIFICATI I COSTI !
MA SE LEI NON CHIARISCE, SE SFUGGE ALLA GENTE, NON LA INCONTRA, EVITA TERREMOTATI E GIORNALISTI, COME E' SUCCESSO MERCOLEDI' SCORSO, MA INCONTRA GLI IMPRENDITORI, COME PENSA CHE LA GENTE TERREMOTATA DELL'AQUILANO POSSA PRENDERLA ?
Lasciando da parte sterili polemiche politiche che non ci appartengono e che non vogliamo perseguire, dobbiamo tuttavia chiederl-caro presidente-: NON SI RENDE CONTO CHE, COSI'FACENDO , E' LEI STESSO A FAVORIRE IL CRESCERE DELLA PROTESTA ?

Torniamo all'articolo di Primadanoi:
"A replicare alle parole del presidente ci ha pensato Giovanni Lolli, deputato abruzzese del Partito Democratico.
«Le affermazione di Berlusconi sono molto gravi», ha dichiarato in una nota. «I cittadini aquilani sono venuti a Roma su invito dei comitati autonomi, dei sindacati e di tutte le categorie sociali del capoluogo abruzzese per chiedere che il decreto cambiasse esattamente nei punti in cui Berlusconi, in una conferenza stampa tenuta a L'Aquila, si era formalmente impegnato a cambiare», ha ricordato.
«Fare solenni promesse e poi non mantenerle non e' il modo di affrontare un problema serio e drammatico come quello del terremoto», ha aggiunto, «e usare espressioni che offendono una popolazione già tanto provata e', questo sì, una vergogna».
Anche i consiglieri regionali del Pdl hanno attaccato duramente gli esponenti del centrosinistra, Cialente e Pezzopane in primis: «I sessantottini in ritardo vogliono tutto e subito e fanno polemiche strumentali. Citano come esempio il modello del terremoto in Umbria e dimenticano che i tempi della ricostruzione lì sono stati scanditi da ben 108 ordinanze».
«La situazione che si è creata nell'aquilano è unica al mondo - ha spiegato il capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Gianfranco Giuliante - a venti giorni dal terremoto il governo ha approvato un decreto quadro che indica le linee guida dopo il quale dopo che ci sarà la stima complessiva dei danni si agirà con delle ordinanze per assicurare la piena ricostruzione del territorio aquilano». Secondo il consigliere regionale Luca Ricciuti, presidente della seconda commissione, il decreto, che sarà votato martedì alla Camera dei deputati, deve essere approvato così com'é: «siamo favorevoli a successive integrazioni e in questo senso ci dovrà essere un secondo decreto che ospiti tutte le questioni migliorative a partire dalla copertura dei costi per la seconda casa».

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