DAL MESSAGGERO-ABRUZZO DEL 28 GIUNO 2009 -
In questi giorni moltissimi fra gli Aquilani trasferiti sulla costa stanno iscrivendo i figli alle scuole in quei comuni, in quanto temono che non si creino le condizioni per un ritorno dignitoso.
Se ne occupa il Messaggero-Abruzzo in un articolo dal titolo: " La grande fuga. L'angoscia di Cialente: Aquilani, è un errore trasferirsi sulla costa. La città non rinascerà"
Ma d'altra parte, saremo forse in controtentendenza, m pacatamente ci chiediamo: cosa devono fare questi poveri Aquilani sfollati, dopo aver perso tutto o quasi tutto, di fronte alla prospettiva di una ricostruzione destinata a protrarsi sino al 2032, quale quella disegnata dal decreto Abruzzo, ormai diventato legge ?
Si può chiedere alla gente di attendere 23 anni per ricostruirsi una vita compiuta ?
Possiamo dar torto a coloro che, in questa prospettiva, una vita compiuta, soprattutto per i loro figli, vogliono iniziare a ricostruirla da subito ?
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