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27/04/09

LE PIU AVANZATE RICERCHE SUL RADON COME POSSIBILE PRECURSORE DI EVENTI SISMICI

PRIMADANOI HA APPENA DEDICATO UN SUO ARTICOLO ALLA VICENDA DI OGGI, CHE HA VISTO UN ALLARME BASATO SU LIVELLI ANOMALI DEL RADON, A CUI E' CORRISPOSTA UNA SCOSSA DI MAGNITUDO 2.6 ALLE ORE 16.02 CON EPICENTRO NELLA VALLATA DELL'ATERNO.
Andatevi a leggere l'articolo:
http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=20421
NE RIPRODUCIAMO UNA PARTE DI SEGUITO:
Nelle scorse settimane si sono alternate varie ipotesi sulle rilevazioni di Giuliani. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha sempre condannato gli allarmi lanciati dall'esperto e ha ricordato che non è possibile prevedere gli eventi sismici.
E sembra che i tempi siano maturi per risolvere due grandi problemi: la questione scientifica sulla validità degli studi di Giuliani e la educazione civica della popolazione alla eventualità dei terremoti.
E’ notizia di pochi giorni fa che Giuliani sia stato contattato da esperti della Nasa.
Dimitar Ouzounov, scienziato Nasa, da anni studia, con un team internazionale di colleghi, la possibilità di prevedere terremoti grazie all'osservazione dal satellite di segnali elettromagnetici nell'atmosfera.
Proprio una settimana prima dell'evento sismico che ha devastato L'Aquila il gruppo di scienziati, avvalendosi di tecnologie Gps e ionosonde, ha rilevato anomalie termiche e variazioni della ionosfera nell'area vicina all'epicentro.
A raccontarlo è lo stesso Giuliani, contattato il 7 aprile da Sergey Pulinets, vicedirettore del centro di monitoraggio spaziale di Mosca, che da dieci anni lavora con Ouzounov, docente alla Chapman University in California e attivo presso il Goddard Space Flight della Nasa.
Ai due studiosi che gli chiedevano un confronto, Giuliani ha trasmesso ieri i grafici del flusso di radon rilevato, nel corso della settimana precedente il sisma, dalla sua rete installata nell'Aquilano.
L'incremento di radon, gas nobile la cui concentrazione negli strati superficiali della crosta terrestre può essere percepita dagli strumenti costruiti da Giuliani, è stato incrociato dai due scienziati russi con i risultati della loro osservazione.
Il tutto è stato illustrato a Vienna al congresso della European Geosciences Union. La complessa ricerca di Ouzounov e Pulinets, racconta Giuliani «tiene conto del radon come precursore sismico, integrato con altri fenomeni osservati prima di un sisma, come la variazione dei parametri dell'atmosfera, l'elettricità nell'atmosfera e nella ionosfera» e secondo i due scienziati russi «dovrebbe dare una risposta a chi dice che i terremoti non si possono prevedere».
Nel 2007, su 25 allarmi generati dallo studio di Pulinets e Ouzounov, 21 sono risultati esatti; negli ultimi dieci anni, anche Giuliani, monitorando il territorio dell'Aquila e dintorni con la sua rete di 3 e poi di 5 rivelatori, ha riscontrato un'affidabilità del suo sistema superiore all'80%.
Ma se fosse davvero provata la scientificità delle teorie basate sul radon non avremmo raggiunto alcun traguardo.
Infatti non potrebbero essere divulgate notizie di scosse imminenti per non generare il panico.
Ecco allora che occorre prevedere in un futuro recente la gestione di tali notizie e magari incrementare esercitazioni e consapevolezza così come accade in Giappone o in California.

27/04/2009 15.39