08/12/08

PESCARA 2020- L' alba del giorno dopo

I grandi cambiamenti climatici, con il progressivo rialzamento delle acque dei mari, stanno ormai mettendo in gravissimo pericolo le principali zone costiere del pianeta , ove è ormai a rischio nei prossimi decenni la stessa sopravvivenza di numerose grandi città , fra cui in Italia Venezia, e Pescara.
Partendo dal videoClima-disastro imminente del canale web-tv www.youtube.com/messiadj, ed utilizzando vari video sulle alluvioni avvenute a Pescara nel 1992, e ad aprile e novembre di questanno 2008 (canali web-tv di youtube: vittoriofse, patriziope, pescara nel cuore, batboynet, hatefile, Gico, Octodon, Aieie), si ricostruisce quella che rischia di essere la sorte di larga parte della zona di Pescara-Portanuova, che era rimasta una palude sino al XIX secolo, e tale rischia di ritornare ad essere, sempre che non vengano finalmente condotti lavori che impediscano l'esondazione in città del canale sotterraneo Bardet, risalente all'Ottocento.
Tali lavori dovrebbero garantire che, ove proseguano sia l'innalzamento delle acque del mare che la manifestazione di eventi atmosferici particolarmente violenti a carattere quasi subtropicale, si possa riuscire a scaricare con un adeguato sistema di pompe lacqua dal canale Bardet nel fiume Pescara, e non avvenga malauguratamente il contrario, come è accaduto a novembre con l'esplosione provocata dalla pressione delle acque dei tombini della rete fognaria in tante parti della città il 15-16 novembre scorso.
E non è detto che possa bastare: negli Stati Uniti, a New Orleans, nonostante gli imponenti lavori fatti per difendere la città dalle acque del fiume Mississippi e del vicino lago Pontchartrain (20 miliardi di dollari) la situazione della città resta ancora a rischio: dopo i numerosi allarmi e parziali evacuazioni avvenute questanno a seguito dellallarme per i vari uragani abbattutisi sulla città si è avviato il dibattito se non sia necessario iniziare a riflettere su una sua parziale evacuazione !
Non disperdiamo dunque a Pescara, per opere pubbliche non indispensabili, le non ingenti risorse disponibili, che devono essere destinate a garantire tali interventi fondamentali per la stessa sopravvivenza della città come la conosciamo.
Lasciando da parte eventuali problemi per i grandi costruttori che tanta nuova edilizia hanno realizzato proprio a Portauova in questi ultimi anni troviamo infine il coraggio per spiegare ai cittadini che le alluvioni periodiche che negli ultimi anni sono andate allagando parti sempre più ampie della città rischiano di divenire con gli anni molto molto peggiori !

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