09/12/08

Costantini e il PD

Claudio Valente del Messaggero, rilevando anzitutto che Costantini rischia di essere visto in subordine rispetto al gioco politici nazionale di Antonio Di Pietro, come una sorta di cavallo di troia per strappare al PD il controllo dell'opposizione, rivolge a Carlo Costantini una bella domanda sui suoi rapporti con lo stesso PD, anche in considerazione del difficile momento vissuto da quel partito.
Lo interroga inoltre sul reale sostegno che ha effettivamente ricevuto dallo stesso PD, considerato che risulta abbastanza palpabile che lItalia dei Valori ha fatto tutto da sola. A tale proposito Costantini si precipita ad assicurare di si, ma quello che è certo, è che il PD, proiettato solo a difendere le ultime trincee del suo sistema di potere, ha messo in forte imbarazzo il suo candidato governatore in più occasioni, assunzione dei portaborse, conferma di Bruno Catena allACA, e da ultimo la mega promozione di ben 500 dipendenti regionali, che precluderà ai tanti giovani e preparati abruzzesi l'accesso per pubblico concorso allamministrazione regionale per il prossimo decennio.
Segno di drammatica insufficienza di una classe politica a comprendere il momento attuale sono le dichiarazioni dell'assessore regionale Giovanni D'Amico ad una intelligente domanda dell'inviata del sito www.primadanoi.it.
Risultando ben difficile affrontare il tema in modo soddisfacente nella seconda parte della risposta Costantini passa ad occuparsi d'altro.

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