DAL CENTRO DEL 29 OTTOBRE 2008:
QUESTA VOLTA ANCHE IN ABRUZZO UN CAPOLAVORO DI "MAANCHISMO " DI VELTRONIANA MEMORIA:
L'Assemblea Regionale del PD accetta l'accordo con Di Pietro e Italia dei Valori, candidando così Carlo Costantini, MA ANCHE la conferma dei risultati delle primarie con la candidatura del campione del rinnovamento Donato di Matteo.
In realtà -se vogliamo dirla tutta- il profilo di Di Matteo è complesso: negli ultimi tempi non ha fatto parte del nucleo duro del sistema di potere del PD abruzzese, anche se gli sono toccati prestigiosi incarichi, prima la presidenza dell'ACA, che lìha inguaiato, in quanto non può chiamarsi fuori dalle responsabilità squisitamente "politiche" per la crisi dell'acqua in Val Pescara, e poi l'assessorato in Regione Abruzzo.
Gode di credito nella Val Pescara per "il malcontento dei cittadini nei confronti dei vecchi gruppi dirigenti", ed è dotato di una "ineguagliabile capacità di fare clientela".
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