26/09/09

RIVOLTA A MONTESILVANO PER IL BLOCCO DEL TRAFFICO IN CITTA' A SEGUITO DELL'APERTURA IERI DELL'OUTLET DI CITTA' S. ANGELO

RIVOLTA A MONTESILVANO OGGI SABATO 26 SETTEMBRE 2009 PER IL BLOCCO DEL TRAFFICO IN CITTA' A SEGUITO DELL'APERTURA IERI DELL'OUTLET DI CITTA' S. ANGELO.
vedi:
http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/Pescara/21056/Montesilvano_viabilit_in_tilt_per_l_apertura_del_citt_sant_angelo_outlet_village.html

http://www.primadanoi.it/notizie/22564-Traffico-La-giornata-nera-dell-Outlet-Chi-ha-sbagliato-paghi

MONTESILVANO. Confesercenti: «Un’ora per percorrere la città, follia l’apertura del nuovo outlet di Città Sant’Angelo senza piano traffico»


Oltre un’ora di tempo per percorrere qualche chilometro della città di Montesilvano, con i negozi letteralmente deserti.
Per il fine settimane si intravede più o meno la stessa situazione.

«Gli amministratori che hanno permesso questo scempio dovranno guardarsi allo specchio e ammettere di aver posto le basi per distruggere l’economia commerciale di Montesilvano».
Lo denuncia Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, che ha raccolto decine e decine di segnalazioni da parte dei commercianti della città alle prese, ieri come oggi, con un crollo delle vendite senza paragoni con la storia recente.
«La quasi totalità dei negozi di Montesilvano non ha battuto un solo scontrino», sottolinea Taucci, «e questo avviene in una fase già drammatica per le piccole e medie imprese. L’azzeramento degli incassi non è dovuto solo alla curiosità verso l’outlet, ma anche alla drammatica situazione del traffico: è stata una follia consentire l’apertura dell’outlet senza un piano traffico adeguato. Per favorire una grande impresa si danneggiano centinaia di negozi che pagano le tasse da sempre e al tempo stesso si dà un colpo mortale alla qualità della vita e dell’aria di 40 mila abitanti».
Se continuerà così, stima Confesercenti, «i negozi del centro hanno sei mesi di vita: non dispongono più della liquidità necessaria a reggere l’urto, e così il centro diventerà un deserto. Ronde, agenti in strada e quant’altro non serviranno a nulla per rendere la città meno insicura: con i negozi chiusi la città sarà terra di nessuno».
Per questo, in ragione dell’eccezionalità della situazione, i commercianti di Montesilvano hanno chiesto un incontro al prefetto di Pescara.
«Non siamo contrari alla libera iniziativa imprenditoriale» assicura Taucci «ma non possiamo permetterci di azzerare le attività dei negozi in ossequio al traffico diretto all’outlet. Quello che sta avvenendo in queste ore ha dell’incredibile: gli enti e le autorità preposte hanno il dovere di intervenire e indicare soluzioni di traffico alternative che liberino Montesilvano e consentano ai commercianti di competere».
Proprio per questa ragione i commercianti di Montesilvano si stanno unendo in consorzio: «Ma con il traffico di queste ore, è impensabile qualunque soluzione» dice Taucci: «Se qualcuno ha deciso la morte delle piccole e medie imprese di Montesilvano, lo dica chiaramente, almeno le stesse imprese eviteranno di finire nelle mani degli strozzini».

Infuriato anche il sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, che si dice stanco, a nome della città di dover pagare «in termini di viabilità, smog e salute, a causa della mancanza di programmazione»,
«In questi due giorni», contesta il primo cittadino, «lo stato del traffico cittadino è stato drammatico e per questo fine settimana la situazione è destinata a peggiorare. Oggi siamo costretti a subire delle condizioni che non abbiamo potuto scegliere e che aggraveranno sul territorio una posizione viabilità già difficile».
Cordoma richiama la precedente amministrazione provinciale (di centrosinistra) e i suoi amministratori: «invece di sbandierare su enormi manifesti il progetto dei tre ponti sul fiume Saline avrebbero dovuto realizzarli. Evidentemente nel corso di questi anni l’apertura dell’outlet non è stata mai pensata in relazione al traffico delle automobili. Questo è il risultato della scarsa progettualità di amministratori locali, che hanno pensato solo a mettere al sicuro una parte dell’area interessata al centro commerciale».

Per Cordoma chi ha colpa oggi deve tirare fuori il coraggio «di ammettere le proprie responsabilità e abbia il buon senso di trovare soluzioni. Montesilvano non è più disposta a saldare per esiti che andranno ad agevolare soltanto altri comuni».

26/09/2009 11.40
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