Mentre si constata che non ci sono documenti che attestino la proprietà della fontana da parte del comune di Pescara, in quanto l'amministratore delegato della Clax Italia Roberto Munzi dichiara che "l'opera noi abbiamo avuto un contratto, anzi più che un contratto (NOI DIREMMO MENO !), un protocollo di intesa firmato su questo tavolo, fra Lafarge, la Caripe e noi", di maggiore significato è un'altra dichiarazione dell'impresa realizzatrice, quando "vista l'assenza di atti ufficiali di proprietà la Clax non sa chi sia l'interlocutore al quale rivelare i risultati dei test eseguiti per accertare le cause del cedimento del manufatto in polimetilmetacrilato".
Ossia, considerate le spese elevate che dovranno essere sostenute per rifarlo, iniziamo a sgancarci...
Intanto realizzazione e finanziamento dello Huge Wine Glass di Toyo Ito divengono oggetto di indagini della Procura di Pescara, in quanto il PM Paolo Pompa non crede al regalo da parte delle imprese.
14/03/09
PESCARA: Huge Wine Clax
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