28/11/08

SCIVOLONE DEL CANDIDATO DEL PDL GIANNI CHIODI - UNA RIFLESSIONE SUL PROBLEMA DELL'OCCUPAZIONE IN ABRUZZO

DAL GIORNALE ON LINE:
"Sul candidato del Pdl pende l’accusa di voto di scambio. «Ma quando mai...», replica il diretto interessato al Giornale. Tutta colpa di uno spot, dal titolo Tutti gli uomini del presidente, circolato per alcune ore, ma ormai archiviato pure su YouTube, in cui Chiodi lancia un «censimento della formazione e dell’imprenditorialità», invitando i ragazzi a presentarsi a bancarelle ad hoc, a cui fornire i propri dati personali (titoli di studio, ambito di lavoro desiderato, curriculum e così via). Il caso monta in poco tempo. Ma dallo staff dell’esponente del Pdl, chiariscono subito: «È stato solo un errore materiale». Cioè, «abbiamo sbagliato dvd». «Quello spot - aggiungono - era già stato giudicato non opportuno e a rischio di strumentalizzazioni». Più che rischio, una realtà, secondo lo stesso Chiodi, che premette: «Il posto fisso non è più un’opportunità e questo i giovani l’hanno capito». Per questo, «abbiamo fatto la proposta di imprenditorializzazione, per applicare la sussidiarietà nel campo della formazione e del lavoro». «La strumentalizzazione dello spot, immesso per sbaglio sul mio sito Internet per un paio d’ore - aggiunge - è solo un tentativo maldestro di svuotare la portata del progetto». Chiodi, quindi, riferisce di non aver mai dato l’ok. «Se ci fosse stato - sottolinea - non sarebbe uscito con la richiesta del curriculum. Si sarebbe garantito l’anonimato e sarebbe saltata l’indicazione finale per il voto. Qualcuno ha sbagliato. Ma in caso di mia elezione, il nostro progetto per valorizzare le giovani risorse partirà subito».
LEGGETE ANCHE L'ARTICOLO DI EMANUELE BUZZI "PORTA IL CURRICULUM, VOTA PER ME", SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 25 NOVEMBRE 2008.
Chiodi nell'occasione aveva attribuito la responsabilità dell'aver messo in rete l'iniziativa a qualche collaboratore, ma devono probabilmente esserci anche altri retroscena.
IL Centro del 27 novembre 2008, in un articolo dal titolo "Il Guru di Chiodi, spot sbagliato, addio a Melis", di md.s, riferisce della cacciata, al termine di "un idillio comunicativo sfociato in una litigata", del guru della comunicazione Girolamo Melis, tornatosene nella sua Milano in singolare coincidenza con l'esplodere della vicenda.
Si tratta di un personaggio "singolare", di non facile agibilità, noto per "i modi dialettici assai diretti e per le invettive contro gli avversari", per cui vedi:
PROBABILMENTE QUALCOSA DI VERO, NELLE SCUSE ESIBITE DAL CHIODI C'E', ANCHE SE L'ABRUZZO HA DIRITTO DI CHIEDERGLI, CONSIDERATO CHE SI PRESENTA QUALE CANDIDATO PRESIDENTE ALL'INSEGNA DEL NUOVO, DELLA RINASCITA, UN COMPORTAMENTO IN CUI NON RIECHEGGINO COMPORTAMENTI ED ABITUDINI DI UN PASSATO CHE OGGI, SPECIE DOPO SANITIPOLI, LA GENTE NON RIESCE PIU' AD ACCETTARE !
MA QUALCUNO CHE ADESSO STRILLA MOLTO FORTE NON RICORDA CHE:
l'attuale maggioranza di centro-sinistra ha tentato per una decina di giorni di stabilizzare i precari, senza che il candidato Costantini fermasse la manovra:
Vedi in proposito il video: http://www.youtube.com/watch?v=ZWgu05fnAHY.
LA MANOVRA E' POI RIUSCITA:
ma per una decina di giorni non è stato possibile avere disponibile il relativo verbale, anche se poi sono trapelati i nomi di chi aveva approvato la vergognosa manovra:
ORA SI STRILLA FORTE CONTRO UN'IDEA CHE E' STATA EVIDENTEMENTE UN ERRORE DI CHIODI O DI CHI LO AFFIANCAVA.
Ma al fondo la preoccupazione per il posto di lavoro è attualmente la principale preoccupazione in Abruzzo per lavoratori, famiglie e giovani.
CHI SARA' ELETTO DOVRA COMUNQUE FARE I CONTI CON IL PROBLEMA DELL'OCCUPAZIONE !!!


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