Fra annuncio trionfale del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, sul fatto che è stata finalmente approvata dalla Giunta Regionale una nuova legge che --grazie ad una intesa con lo Stato- risolverà finalmente il problema delle ricerche petrolifere in regione, e due critiche del capogruppo PD in Cconsiglio Regionale Camillo D'Alessandro, questa volta , sulla base di un rigoroso confronto fra dichiarazioni e dati di fatto, quello sembra aver ragione è proprio D'Alessandro.
La nuova legge sembra fatta più per ovviare alla clamorosa disattenzione di una costituzione tardiva della Regione Abruzzo nel contenzioso in corso davanti alla corte con lo Stato sulla legge anti-petrolio vigente (Udienza Corte Cost. 26 gennaio 2010), che per mettere in campo un reale sbarramento normativo a quella che si preannuncia ormai come la imminente trasformazione dell'Abruzzo, da regione verde d'Europa a distretto minerario d'Italia.
Nell'imporre dall'alto --probabilmente allo stesso Chiodi- una scelta che appare profondamente contraria agli stessi interessi ed alle vocazioni economiche e turistiche della regione sede di ben tre parchi nazionali e di una delle più belle coste d'Italia, il Governo nazionale manifesta così con risposta quasi beffarda un bel ringraziamento all'Abruzzo per i clamorosi successi elettorali con cui la Regione aveva voluto premiare il centro destra, vittoria alle elezioni regionali 2008, vittoria nelle 3 province di Teramo, Chieti e Pescara alle elezioni amministrative 2009, ed infine netto successo anche alle elezioni provinciali dell'Aquila nel 2010.
Ben consapevole che anche dall'altra parte v'è quasi il vuoto, e tante dichiarazioni inutilmente offensive abbiamo dovuto omettere nella presa di posizione di D'Alessandro, la gente d'Abruzzo, già duramente colpita dal grande terremoto, guarda sgomenta ad un futuro in cui incomprensibili scelte in favore delle grandi aziende estrattive da parte del Governo nazionale rischiano di mettere a gravissimo rischio un'altra fondamentale risorsa della nostra economica, il turismo balneare e l'economia tipica in fiorente crescita ad esso connessa.
RINGRAZIAMENTI: servizi TGMax 18 maggio, TGR-Abruzzo 18 maggio, Buon Giorno Regione 19 maggio, TGR 19 maggio, TG8 19 maggio, TGQ 25 maggio
La nuova legge sembra fatta più per ovviare alla clamorosa disattenzione di una costituzione tardiva della Regione Abruzzo nel contenzioso in corso davanti alla corte con lo Stato sulla legge anti-petrolio vigente (Udienza Corte Cost. 26 gennaio 2010), che per mettere in campo un reale sbarramento normativo a quella che si preannuncia ormai come la imminente trasformazione dell'Abruzzo, da regione verde d'Europa a distretto minerario d'Italia.
Nell'imporre dall'alto --probabilmente allo stesso Chiodi- una scelta che appare profondamente contraria agli stessi interessi ed alle vocazioni economiche e turistiche della regione sede di ben tre parchi nazionali e di una delle più belle coste d'Italia, il Governo nazionale manifesta così con risposta quasi beffarda un bel ringraziamento all'Abruzzo per i clamorosi successi elettorali con cui la Regione aveva voluto premiare il centro destra, vittoria alle elezioni regionali 2008, vittoria nelle 3 province di Teramo, Chieti e Pescara alle elezioni amministrative 2009, ed infine netto successo anche alle elezioni provinciali dell'Aquila nel 2010.
Ben consapevole che anche dall'altra parte v'è quasi il vuoto, e tante dichiarazioni inutilmente offensive abbiamo dovuto omettere nella presa di posizione di D'Alessandro, la gente d'Abruzzo, già duramente colpita dal grande terremoto, guarda sgomenta ad un futuro in cui incomprensibili scelte in favore delle grandi aziende estrattive da parte del Governo nazionale rischiano di mettere a gravissimo rischio un'altra fondamentale risorsa della nostra economica, il turismo balneare e l'economia tipica in fiorente crescita ad esso connessa.
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