13/07/09

BRUTTA E POCO TRASPARENTE VICENDA, QUELLA DELL'AFFIDAMENTO DELLO SMALTIMENTO MACERIE DA PARTE DEL COMUNE DELL'AQUILA PER 50 MILIONI DI EURO ALLA TeP

DA: http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.17512
"L'Aquila, 8 lug - Scoppia la polemica, in Abruzzo, per l’affidamento da parte del Comune dell’Aquila ad una societa’ finora inattiva del servizio di selezione e smaltimento delle macerie. L’importo dell’operazione e’ di circa 50 milioni di euro.
A sollevare il caso e’ il capogruppo del Pdl in Regione,
Gianfranco Giuliante, che chiede le dimissioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e la revoca in autotutela della delibera di giunta con cui si e’ proceduto all’affidamento diretto, visto che l’atto non sarebbe neppure di competenza dell’esecutivo.
Giuliante sostiene che e’ ‘difficile capire perche’ un atto di natura gestionale sia stato assunto dalla giuntae si chiede perche’ sia stata scelta proprio questa societa’ ‘dopo che gran parte delle imprese aquilane si sono offerte per contribuire allo smaltimento delle macerie del terremoto.
Sono state tutte bypassate, denuncia Giuliante, e il servizio e’ stato affidato a una societa’ che non svolgeva attivita’, non aveva dipendenti e non produceva dichiarazione dei redditi. La dichiarazione di inizio attivita’ risale infatti al 31 maggio, mentre l’affidamento e’ avvenuto il 12 giugno’.
Il capogruppo del Pdl mette in evidenza che l’operazione e’ ‘di proporzioni non ordinarie, dato che la quantita’ di materiale da smaltire a L’Aquila e’ fuori dal normale. Questo imprenditore ha fatto l’affare della sua vita e ha dimostrato di avere un fiuto degli affari fuori dal comune. Mi chiedo pero’, prosegue Giuliante, se e’ possibile che un’azienda inattiva abbia i requisiti per un appalto di queste proporzioni e nello stesso tempo se e’ possibile che tutte altre aziende non avessero i requisiti’.
Tra l’altro Giuliante fa notare che l’intervento dovrebbe svolgersi ‘in un sito inattivo che si trova a Paganica, prospiciente alle sorgenti del Vera, di cui la societa’ ha dichiarato di essere proprietaria attraverso un’altra societa’ del gruppo’.
Tra le particolarita’ di questa vicenda Giuliante segnala il fatto che ‘questa mattina, in Comune, e’ stato impedito l’accesso agli atti a un’associazione dell’Aquila.
E poi, prosegue, sembra che sia stata la societa’ che si e’ aggiudicata il lavoro a scegliere e proporre i prezzi, che sarebbero poi stati inseriti in delibera’.
Di fronte a questa situazione ‘il minimo che si possa fare e’ chiedere le dimissioni del sindaco che per la seconda volta inciampa sullo smaltimento e sui rifiuti. Chiediamo anche che si proceda al ritiro in autotutela dell’atto, conclude Giuliante, anche perche’ non e’ di competenza della giunta’.


Abbiamo raggiunto telefonicamente il Sindaco dell'Aquila che si è detto rammaricato per "i continui attacchi del PDL che in tre mesi è stato assente e silente nelle decisioni che riguardano il fututo della città.
Gli unici interventi sono stati attacchi contro il mio operato e quello della giunta oppure polemiche interne alla maggioranza regionale per incarichi e poltrone".
Nello specifico dell'affidamento dei lavori per la rimozione delle macerie il Sindaco ha ribadito il fatto "che non si potevano aspettare i tempi lunghi di una gara europea. La scelta della cava TEGES di Paganica è stata fatta da una super Commissione di cui facevano parte, oltre al Comune, la Regione, la Provincia, la Protezione Civile, l'Arta e diversi sismologi.
Era necessaria una cava non coltivata - ha concluso Cialernte - e la scelta è ricaduta sulla Teges in quanto l'altra cava presa in considerazione, quella di Masci, era di dimensioni non consone all'intervento da effettuare".


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L'Aquila, 7 lug - il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, è ancora una volta nell'occhio del ciclone, e questa volta è per il famoso appalto da 50 milioni di euro.

Il Consigliere Regionale Gianfranco Giuliante ne chiede le dimmissioni immediate: "Con una delibera di Giunta, invece che di Consiglio trattandosi di un atto di gestione, ha affidato direttamente ad una società, fino a poco prima inattiva, l'incarico di rimuovere le macerie dell'Aquila per un importo di circa 50 milioni di euro. Di fronte a questa spregiudicatezza sua e dei suoi cofirmatari Riga, Lattanzi, Moroni, D'Innocenzo e Fanfani, penso che le dimissioni siano sicuramente inevitabili, cioè appunto ineluttabili".

La storia comincia il 12 giugno scorso con la delibera 154: alla società T&P vengono affidati dalla Giunta comunale dell'Aquila i lavori per il deposito e le operazioni di selezione delle macerie.
La Società in questione è iscritta al Registro delle aziende dal 26 febbraio 2008, soci Tirimacco Walter con il 75% delle quote, per un valore di 7mila e 500 euro e Tirimacco Marco con il 25%, pari a un valore di 2mila e 500 euro.

Al 31 maggio detta società era inattiva, ma, all'improvviso, il giorno 1 giugno la T&P presenta domanda di inizio attività. Il 4 giugno viene ceduta per 1.250,00 euro il 66% del pacchetto da Walter Tirimacco a Claudio Pangrazi, che lavora nella cava di Paganica, mentre il trasferimento delle quote presso il Registro ditte della Camera di commercio avviene l'11 giugno, proprio il giorno prima della delibera di affidamento dei lavori.

Ora Giuliante chiede le dimissioni del Sindaco che cercherà di salvarsi appellandosi "alla prodecura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara" per i casi di estrema urgenza" (art. 57 del d.lgs 163/2006). Dopo tre mesi c'era tutto il tempo di bandire una gara d'appalto all'insegna della trasparenza: ma quando finisce l'urgenza signor Sindaco?

Giovedì 8 luglio alle 11.30, presso la sede della Regione in Pescara Piazza Unione, 5 (uffici del Gruppo PDL situati al 5° piano), il Presidente del Gruppo consiliare PDL, Gianfranco Giuliante terrà una conferenza stampa su: "Dimissioni ineluttabili del Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente".

VEDI ANCHE:
http://www.avezzanoblog.com/2009/07/10/terremoto-laquila-appalti-cialente-non-ha-tempo-di-rispondere-trasparenza-negata-interviene-la-polizia/

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